Quando la blockchain certifica la sostenibilità nella moda. La storia di Spartan Tech e Kidsofbrokenfuture

Lifegate

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Kidsofbrokenfuture è un brand di abbigliamento che ha fatto della sostenibilità la sua bandiera. Grazie a Spartan Tech può certificare il suo impegno.

Sappiamo che i giovani alla sostenibilità ci tengono davvero: sono più preparati, più critici e più attenti rispetto ai loro genitori e, quando aprono il portafoglio, vogliono sapere la storia di ciò che si apprestano a comprare. Però sappiamo anche che, in un mercato costellato di dichiarazioni roboanti, è difficile distinguere la sostenibilità autentica dalle promesse di facciata. Soprattutto in un settore complesso come la moda. È qui che la storia di Kidsofbrokenfuture (Kobf) brand spagnolo che fa della sostenibilità il suo stile, si incrocia con quella di Spartan Tech, startup italiana che rende disponibile la blockchain tramite un sistema intuitivo, auto-configurante e a basso costo.

Kidsofbrokenfuture, un nuovo nome nel settore della moda

Tutto nasce dalla tesi di laurea di Marta Sanchez, discussa nel 2017 all’università di Barcellona. In quelle pagine Kidsofbrokenfuture è un’idea ben lontana dall’avere uno sviluppo commerciale ma ben presto Sanchez ed Elbio Bonsaglio, suo compagno anche nella vita, decidono di trasformarla in un brand. Il debutto ufficiale è a Los Angeles ad aprile del 2019. Una scelta tutt’altro che casuale: “Kids of broken future ha un forte legame con la California, esteticamente e nel modo di comunicare”, racconta Elbio Bonsaglio. Oggi Kobf ha il suo headquarter operativo a Milano ed è presente in diversi mercati, i più importanti dei quali sono l’Italia, il Regno Unito e gli Stati Uniti.

Kids of broken future
Elbio Bonsagli e Marta Sanchez, fondatori di Kidsofbrokenfuture © Kids of broken future

La filosofia sostenibile di Kidsofbrokenfuture

Nell’intento dei fondatori, il marchio parla direttamente alle giovani generazioni facendosi portavoce di messaggi positivi, di inclusività e rispetto per l’ambiente e le persone. Da qui la scelta di fare a meno di qualsiasi derivato animale; il cotone invece è biologico e il poliestere è riciclato a partire dalle bottiglie di plastica e dai rifiuti raccolti in mare. “Ogni stagione cerchiamo di introdurre dei tessuti innovativi che possano essere significativi per il consumatore, incentivandolo ad intraprendere delle scelte sostenibili. Nell’autunno-inverno 2021 ad esempio abbiamo presentato una pelle vegana ottenuta dalla pianta del cactus che ha una resa stupenda”, continua Bonsaglio.

Sempre sul versante ambientale, Kobf ogni mese fa piantare alberi tra l’Africa, l’Asia e l’America Latina e ha stretto un accordo affinché le emissioni delle spedizioni siano compensate al 100 per cento. Poi c’è l’impegno sociale con le donazioni a favore di Street child, ong che lavora per garantire ai bambini in Nigeria e Sierra Leone il diritto di andare a scuola.

Sostenibilità certificata in blockchain

Fino a oggi, però, il brand non poteva fare altro che raccontare questi impegni e cercare di guadagnarsi la fiducia del suo pubblico. Una sfida non facile per una realtà che ha fatto il suo debutto da poco. È qui che la storia di Kidsofbrokenfuture si incrocia con quella di Spartan Tech grazie alla mediazione di Flowe, società benefit del gruppo Mediolanum che si pone come digital bank sostenibile. Spartan Tech è una delle prime imprese selezionate da LifeGate Way, l’ecosistema dedicato alle startup con una natura sostenibile.

“Come tutte le realtà virtuose che mettono la qualità e i valori giusti in testa, per loro la tracciatura in blockchain era una direzione abbastanza naturale. Ed eccoci qui!”, racconta Alan Torrisi, co-fondatore di Spartan Tech. “Spartan Tech utilizza la blockchain per notarizzare ogni step, ogni materiale, ogni luogo e ogni persona che è responsabile di quel determinato segmento della filiera che porta alla realizzazione di un capo di abbigliamento. Mette insieme i vari pezzi in modo trasparente e verificabile. È importante che aziende virtuose come Kidsofbrokenfuture abbiano modo di mettere in evidenza il loro buon operato”.

La tracciabilità della filiera è un tema molto sentito, tanto nel fashion quanto in altri comparti, ma proprio per questo iniziano a essere proposti sul mercato anche svariati sistemi che millantano caratteristiche tecniche che non possiedono, avverte Torrisi. “La blockchain è un insieme di caratteristiche che hanno tutte la stessa importanza. Basta che manchi anche solo un pezzetto per farle perdere le proprietà di immutabilità, sicurezza e determinismo che dovrebbe avere. Spartan Tech, in questo caso con il prodotto Propagate, propone una tracciatura ‘fatta come si deve’, pubblica, decentralizzata, verificabile in modo diretto dagli utenti”.

 

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