https://www.dire.it/09-10-2024/1086865-ondata-maltempo-in-veneto-un-operatore-disperso-nel-piave/
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VENEZIA – Ore di apprensione a Fossalta di Piave, nel veneziano, dove un operatore è caduto in acqua in fase di chiusura di un ponte di barche ed è disperso nel fiume Piave. “Mi unisco all’apprensione dei famigliari dell’uomo che è caduto in acqua al ponte di barche di Fossalta”, dichiara il presidente del Veneto, Luca Zaia, in una nota in cui fa il punto sull’ondata di maltempo che da ieri colpisce la regione.
ALLAGAMENTI-SMOTTAMENTI IN VENETO: MAPPA DANNI, COLPITE FASCIA PEDEMONTANA VICENTINA E VALBELLUNA
Tra gli effetti provocati ieri dal maltempo in Veneto, nel tardo pomeriggio sono stati segnalati allagamenti localizzati in alcuni Comuni della fascia pedemontana vicentina e in Valbelluna, nonché modesti danni da vento nella pianura centro-orientale. In serata è emersa una criticità nel Comune di Setteville: il Torrente Tegorzo in val di Schievenin ha eroso la strada con conseguente isolamento di due nuclei familiari; in conseguenza è stato segnalato un grave danneggiamento della condotta acquedottistica della Comunità Montana del Grappa. Questa mattina in alcune zone del Comune di Setteville l’erogazione dell’acqua potabile dopo essere stata interrotta è ora disponibile in bassa pressione. Nella frazione di Quero per garantire l’erogazione dell’acqua sono state posizionate due autobotti. In Comune di Monte di Malo sono segnalati smottamenti di terreno con conseguente parziale isolamento momentaneo di tre nuclei familiari.
Nella notte Rfi ha segnalato la chiusura del ponte ferroviario sul fiume Retrone, con conseguente deviazione di due convogli passeggeri. La circolazione è stata ripristinata dalle 5. Come da procedura operativa sono state comunicate nove attivazioni per le fasi di preallerta-allerta per rischio diga-rischio idraulico a valle relative ai principali invasi.
ZAIA: BACINI LAMINAZIONE ANCORA FONDAMENTALI, MA SI CONFERMA CHE TANE ANIMALI INDEBOLISCONO ARGINI
“L’ondata di maltempo che ieri ha colpito il Veneto si sta esaurendo e possiamo dire che anche questa volta i bacini di laminazione sono stati l’elemento di forza del nostro sistema di prevenzione. Alle 17 di ieri sono stati aperti i bacini di Muson dei Sassi, la cui quota di sfioro è stata abbassata preventivamente per salvare Castelfranco, e Montebello. Poco prima delle 18 sono stati aperti in successione il bacino sull’Orolo e quello di Caldogno. Qui voglio sottolineare che il Genio Civile di Verona ha rilevato la presenza di 170 tane di animali fossori, tassi e volpi, solo nel tratto veronese del Guà a valle di Montebello. Questo è l’esempio di una situazione critica causata dagli argini perforati dalle tane che ne mettono a rischio la sicurezza”, racconta Zaia, commentando gli effetti della perturbazione che nel pomeriggio di ieri ha portato forti piogge in alcune aree della fascia pedemontana veneta, provocando diversi disagi. Al momento stanno passando i colmi di piena dei principali fiumi, ma i livelli idrometrici non destano preoccupazione.
“Nel frattempo ci dicono che da domani il Veneto dovrebbe essere interessato da un’altra perturbazione. Ricordo che abbiamo a disposizione modelli previsori e strumenti sempre più sofisticati che ci aiutano, insieme alla realizzazione delle opere, a prevenire il peggio in caso di eventi meteo avversi. Ma dobbiamo considerare che se è pur vero che i dati servono, sono sempre gli uomini che, in base a competenze ed esperienze, prendono le decisioni”, afferma infine Zaia.