Russia
Durante un anno di guerra in Ucraina, gli Stati Unitie la maggior parte delle nazioni europee ha lavorato per contribuire a contrastare la Russia, sostenendo l’Ucraina sia con gli armamenti che nei mercati energetici mondiali.La Russia era il principale fornitore di energia dell’Europa quando ha invaso l’Ucraina, e il presidente Vladimir Putin ha minacciato di lasciare gli europei al freddo”come la coda di un lupo” – riferimento a una famosa fiaba russa – se imponessero sanzioni al suo Paese. Ma grazie a una combinazione di preparazione e fortuna, l’Europa è riuscita a evitare blackout e interruzioni di corrente.Invece, le nazioni meno ricche come il Pakistan e l’India hanno dovuto far fronte alle interruzioni dell’elettricità a causa dei prezzi globali del gas naturale inaccessibili.In qualità di analista di politica energetica globale, considero questa come l’ultima prova che le nazioni meno...
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Il 5 dicembre è entrato in vigore il tetto di 60 dollari al barile sul petrolio russo trasportato via mare imposto dai paesi G7, Unione Europea (ad eccezione della Bulgaria, a cui è stato concesso un periodo più lungo per adeguarsi) e Australia. La misura consente di spedire il greggio russo a paesi terzi utilizzando petroliere, compagnie di assicurazione e istituti di credito del G7 e dell'UE, solo se il carico viene acquistato a un prezzo pari o inferiore al tetto massimo. Considerato che le principali compagnie di navigazione e di assicurazione hanno sede nei paesi del G7, il limite imposto potrebbe rendere difficile per Mosca vendere il suo petrolio a un prezzo più alto. Il livello del tetto massimo sarà rivisto dall'UE e dal G7 ogni due mesi. La prima revisione è prevista per metà gennaio e “dovrà tenere conto dell'efficac...
Al dramma della guerra in Ucraina e di chi fugge dai bombardamenti dell'esercito russo che stanno devastando il paese e provocando vittime tra i civili se ne è aggiunto uno ulteriore. Quello di chi non riesce a scappare rimanendo bloccato. O di chi ci riesce ma con estrema difficoltà e subendo abusi. Il motivo? Il colore della pelle. Il razzismo non conosce ragioni, neppure durante i conflitti. Prima i bambini, dopo le donne bianche, poi gli uomini bianchi e alla fine gli africani. Sembra una storia di altri tempi. Invece è la gerarchia razziale da rispettare per salire su un treno alla stazione della capitale ucraina, Kyiv, e allontanarsi il più presto possibile per mettersi in salvo. Come se alcune vite valessero meno di altre. Come se a bambini e donne con la carnagione scura non fosse riconosciuto di essere bambini, tanto meno donne. Eppure chi, per motivi diversi, è partito dall'Africa e viveva fino a qualche giorno fa in Ucraina dice di non aver avuto pro...
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Nord Stream, per la procura svedese dietro il sabotaggio del gasdotto ci sarebbe un gruppo legato a uno Stato Aggiornamento 7 aprile 2023: Il procuratore svedese che sta indagando sul sabotaggio del gasdotto Nord Stream ha affermato che lo “scenario principale” prefigura che dietro l’attacco possa esserci un “attore statale”, mettendo così in dubbio le recenti tesi che ipotizzavano la responsabilità di un gruppo indipendente. Il tipo di esplosivo utilizzato negli attentati esclude una “grande parte di possibili responsabili”, ha detto il procuratore Mats Ljungqvist alla Reuters. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, le tre esplosioni sottomarine che hanno interrotto il collegamento del gas tra Russia e Germania a nord-est e a sud-est dell'isola di Bornholm, nel Mar Baltico, il 26 settembre 2022 erano equivalenti...
di Nancy Porsia Già approvato dal Consiglio dei Ministri a inizio luglio il rifinanziamento alla Guardia Costiera libica, presto il Senato sarà chiamato a votare. Nonostante le torture, le morti e più in generale la sistematica violazione dei più elementari diritti idei migranti in Libia sia stata ampiamente documentata da inchieste e reportage, il Parlamento italiano potrebbe per il quinto anno consecutivo votare a favore per il rifinanziamento della Guardia Costiera libica. Corpi gonfi d’acqua, con la pelle squamata per le ustioni da sole e sale, riversi in ordine sparso lungo il bagnasciuga, tornano a punteggiare le coste libiche. “Questo è un orrore che pensavamo facesse parte del passato. Invece torna puntuale”, racconta un uomo di Zwara, città sulla costa nell’estremo Ovest della Libia. Fu proprio lui lo scorso 21 maggio, a ritrovare i corpi di due bambini risputati dal mare insieme a quello di una donna. “Era l’al...