Russia

L’accordo sul grano tra Russia e Ucraina è questo è stato fondamentale per mantenere stabili i prezzi alimentari globali e la prevenzione della carestia è attualmente a brandelli.Il 17 luglio 2023, Russia ha detto che si stava ritirando dell’accordo vecchio di un anno, che consentiva alle spedizioni di cereali e altri prodotti alimentari di oltrepassare il blocco navale russo nel Mar Nero.E come se non bastasse, nei prossimi due giorni arriverà la Russia bombardò il porto ucraino di Odessa, distruggendo oltre 60.000 tonnellate di grano. Di conseguenza, i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati, con il costo del grano, del mais e della soia in Europa, Medio Oriente e altrove che è salito alle stelle. Allora, cos’è l’accordo sui cereali e perché è così importante per la catena di approvvigionamento alimentare globale? Anna Nagurney è un esperto di catene di approvvigionamento, comprese quelle che coinvolgono prodotti deperibili come il cibo, ed è co-presidente del consig...

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Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Sembrava una notte tranquilla nei dintorni della centrale idroelettrica di Kakhovka, in Ucraina. Poi all’improvviso un boato e il suono dell’acqua che scorre. “Siamo ormai abituati ai forti boati e così non ho pensato che fosse qualcosa di grave”, ha detto una abitante della città della sponda meridionale di Nova Kakhovka. In pochi minuti l’acqua ha iniziato a scorrere attraverso una breccia. E ben presto il passaggio che attraversa il fiume Dnipro è stato spazzato via. La diga costruita dall’URSS nel 1956, importante fonte d’acqua per la penisola di Crimea annessa alla Russia, per l’agricoltura della regione e per il raffreddamento dei reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia, non esisteva più mentre una massiccia ondata d’acqua iniziava a dirigersi verso valle, provocando una catastrofe...

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  Il conflitto degli ultimi giorni in Ucraina, la cui sovranità è ora ostaggio delle bombe russe, ha costretto centinaia di migliaia di persone a fuggire per cercare riparo nei paesi circostanti. Di fronte alla crisi umanitaria in corso ai suoi confini, l’Unione Europea si è detta pronta a dare una risposta comune, con una serie di azioni volte in primo luogo  ad assicurare la sicurezza degli esuli. La prima prevede uno stanziamento a favore degli Stati europei limitrofi: Polonia, Ungheria, Slovacchia e Romania, verso cui sono diretti i profughi. Somme destinate a coprire aiuti umanitari verranno elargite anche all’Ucraina stessa per far fronte agli sfollati interni. Accanto ai contributi economici si discute dell’istituzione di una “piattaforma di solidarietà” europea, per coordinare le operazioni in collaborazione con le agenzie comunitarie, l’Agenzia europea per l’asilo e Frontex, che si occuperà di tutti g...

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L'invasione russa dell'Ucraina ha suscitato indignazione internazionale e un sentimento di comprensibile e condivisibile compassione verso la popolazione aggredita e minacciata dai bombardamenti. In tutta Europa, e non solo, i paesi hanno aperto le proprie frontiere per accogliere richiedenti asilo e rifugiati ucraini. Leggi anche >> In fuga dall’Ucraina: prima i bambini, poi le donne e gli uomini bianchi e alla fine gli africani La decisione unanime dei 27 Stati membri dell'Unione Europea (UE) di invocare la Direttiva 55 del 2001 sulla protezione temporanea, adottata oltre venti anni fa all'indomani del conflitto nell'ex Jugoslavia, ha dato ai cittadini ucraini (ponendo un limite, però, a quelli di altre nazionalità provenienti dal paese dell'Europa orientale) l'accesso a vari servizi sociali come l'alloggio, l'istruzione e l'assistenza sanitaria sburocratizzando il laborioso processo di asilo di ciascuna nazione. La risposta alla crisi scoppiata il 24 febbraio s...

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L’invasione russa dell’Ucraina lanciata nel febbraio 2022 ha provocato uno shock economico, sociale e politico in tutto il mondo.In una nuova pubblicazione brief politico, noi e altri ricercatori e scienziati ambientali descriviamo come questi effetti si estendono agli sforzi di conservazione della biodiversità ben oltre l’Ucraina. Animali, piante ed ecosistemi non riconoscono i confini politici, quindi proteggerli spesso richiede la cooperazione internazionale.Nel corso di molti decenni, i paesi hanno sviluppato una rete di accordi e accordi internazionali per proteggere la biodiversità.Ora, tuttavia, la guerra per mano della Russia sta ritardando molti di questi sforzi, fermandone altri e addirittura spingendone alcuni a fare retromarcia. La guerra e il piovanello dal becco a cucchiaio Ad esempio, sforzi per salvare IL Piovanello dal becco a cucchiaio in grave pericolo di estinzione (Calidris pygmaea) dall’estinzione sono ora a rischio...

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