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Un accordo storico e altrettanto deludente. La COP28, la Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite di Dubai, dà ragione ai movimenti per il clima: la crisi del clima è la crisi dei combustibili fossili. Ma i paesi che hanno sottoscritto l'accordo non vanno poi fino in fondo rispetto a questa ammissione. Un accordo storico, perché appunto per la prima volta si indicano i combustibili fossili come causa principale della crisi del clima; deludente e devastante per gli impegni presi, anzi non presi. Con vincitori e vinti. COP28: inizia la transizione, ma con molte concessioni all’industria dei combustibili fossili Vince l’industria del petrolio e del gas che gioisce perché non c’è un obbligo chiaro di “abbandono dei combustibili fossili” e ci sono tante scappatoie per poter continuare a esistere; vincono gli Stati Uniti e la Cina, i due principali emettitori mondiali che possono continuare a produrre petrolio e a costruire...
Mentre come umanità avvertiamo sempre più nella nostra vita quotidiana le conseguenze e l'impatto del cambiamento climatico, stiamo discutendo da settimane del libro del generale Vannacci, vendutissimo in Italia, che definisce la crisi climatica uno “spauracchio” e sostiene che le tonnellate di CO2 che emettiamo sono un bene “perché ci permettono di nascere in un ospedale”. Tutto questo nelle stesse settimane in cui Copernicus, il servizio europeo sui cambiamenti climatici, ha detto che nel 2023 abbiamo avuto l’estate più calda mai registrata. Le ondate di calore, le inondazioni, gli incendi non hanno abbandonato l’Europa e il nord America. Sulle Alpi è stato raggiunto lo zero termico a 5.328 metri (ed è un altro record negativo). È notizia proprio di questi giorni la tempesta che si è abbattuta sulla Libia orientale. Si parla al momento di oltre 5mila morti. Fenomeni di questo tipo si stanno intensifi...
L'era del riscaldamento globale è finita ed "è arrivata l'era dell'ebollizione globale", a dirlo il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres. “Il cambiamento climatico è qui. È terrificante. Ed è solo l'inizio", ha detto Guterres. “È ancora possibile limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5°C [rispetto ai livelli pre-industriali] ed evitare il peggio del cambiamento climatico. Ma solo con un'azione climatica immediata". Le parole di Guterres sono arrivate dopo che gli scienziati del clima hanno confermato che le ultime tre settimane sono state le più calde da quando sono rilevate e che luglio è sulla buona strada per essere il mese più caldo mai registrato. I fenomeni meteorologici estremi che stanno colpendo tutto il Mediterraneo, sempre più caldo, gli incendi e cosa non stiamo facendo per prevenirli. Se avevamo bisogno di ulteriori manifestaz...