sci di massa

Con un provvedimento pubblicato a pochi giorni dalle elezioni, il governo Meloni ha stanziato altri 230 milioni di euro di fondi pubblici (dopo i 200 dello scorso anno) a beneficio di nuovi impianti di risalita e per i sistemi di innevamento artificiale delle piste da sci. La decisione non solo contrasta con quanto denunciato da molti anni da comitati e comunità montane che denunciano come lo sci di massa sia nocivo per i territori dal punto di vista sociale e ambientale, ma anche con quanto recentemente messo nero su bianco dalla Banca d’Italia nel 2022 che, in un rapporto, spiegò come l’innevamento artificiale (e la pratica dello sci alpino) non siano più sostenibili dal punto di vista economico a causa della sempre minore presenza di precipitazioni nevose a causa del surriscaldamento. Inoltre l’innevamento artificiale è causa di grande consumo idrico e di inquinamento dei territori a causa delle sostanze chimiche utilizzate nella produzione dell...

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È deciso: in Piemonte si preleverà acqua dal fiume Sesia per poi pomparla a monte e generare la neve artificiale per lo sci di massa. Un progetto che non è azzardato definire folle, specie considerando che il Sesia è tra i primi corsi d’acqua ad aver subito le conseguenze di una siccità che ormai attanaglia cronicamente il Settentrione. L’acqua del sofferente fiume, tra l’altro, dovrà servire anche un tratto di piste situato a soli 707 metri sul livello del mare, dove la neve è scarsa a prescindere, figuriamoci nell’attuale contesto di riscaldamento globale. Il tutto avverrà grazie ad un nuovo progetto in fase di ultimazione e finanziato dalla Regione Piemonte per 2,5 milioni di euro. La stessa giunta, e i relativi comuni, che nel febbraio 2023 hanno imposto ai propri cittadini limiti ai consumi idrici a causa di una carenza idrica che fece perdere proprio al Sesia l’80% della sua portata. Ciononostante, avanti tutta...

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Nel bresciano sono iniziati i lavori di posa delle tubature per pompare acqua dal lago Bianco e trasformarla in neve artificiale. A beneficiare della controversa opera saranno gli impianti sciistici di Santa Caterina Valfurva e dintorni che, come molti altri, stanno subendo gli impatti del riscaldamento globale. Nell’attuale contesto climatico e ambientale, ricorrere alla neve artificiale appare però un’assurdità, non a caso presto denunciata dalle associazioni ambientaliste. Il lago Bianco, tra l’altro, è situato in una riserva naturale statale dove è presente l’unico esempio di tundra artica in Italia. Le associazioni attive sul territorio hanno così inviato una diffida alle istituzioni contestando diversi illeciti nei lavori, come delle modalità di scavo che potrebbero contaminare le acque che si riversano a valle. Tuttavia, a fermare gli interventi dovrebbe essere sufficiente il rischio di deturpare un corpo idrico ubicato all&#...

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