popoli indigeni
Una piccola città nel sud dell’Ecuador ha risolto il problema della siccità ricorrendo ad un antico sistema di raccolta dell’acqua piovana utilizzato in passato dagli indigeni dell’era preincaica, i Palta. Stiamo parlando di Catacocha, cittadina ubicata in una provincia nota per le condizioni di aridità al limite dell’estremo. Le piogge compaiono solo due mesi l’anno, tra gennaio e febbraio, e i cambiamenti climatici non stanno facendo altro che esacerbare la cosa. L’inaspettata soluzione è arrivata quindi volgendo uno sguardo al passato, a un antico sistema di lagune artificiali che i popoli nativi utilizzavano per fronteggiare la già allora intensa aridità. Lo storico locale che l’ha scoperto, Galo Ramón, ha convinto gli abitanti di Catacocha ad applicarlo e i risultati sono stati sorprendenti. A distanza di nove anni, il cambiamento avvenuto è visibile. Nel 2005, la comunità ha ricreato, in uno de...
Non solo le biotecnologie, anche il sapere indigeno è in grado di sviluppare e conservare varietà colturali resistenti ai cambiamenti climatici. Ne sono la prova gli agricoltori indigeni Gurung del Nepal centrale, i quali stanno lavorando attivamente per far rivivere una varietà di miglio quasi dimenticata ma resistente alla siccità come poche altre. Si tratta del miglio a coda di volpe (Setaria italica), un cereale tradizionalmente coltivato come coltura di carestia poiché matura in un periodo dell’anno in cui gli agricoltori hanno già raccolto tutto il resto. «Il miglio a coda di volpe viene raccolto prima del monsone, tra giugno e luglio, quando le altre colture non crescono più. A differenza delle altre colture da reddito, ha però bisogno di molta meno acqua per crescere e richiede solo tre mesi per essere raccolto per il consumo», ha spiegato Bina Gurung, un contadino del piccolo villaggio di Ghopte impegnato nell’impre...