Lula

La scorsa settimana, il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva, insieme al ministro per i Popoli Indigeni Sonia Guajajara e al ministro della Giustizia e della Pubblica Sicurezza Ricardo Lewandowski, ha firmato i decreti di approvazione di due nuove terre indigene nei territori di Bahia e Mato Grosso. I due nuovi territori, nei quali vivranno membri dei gruppi indigeni Pataxó e Karajá, si estenderanno per circa 35 mila ettari. Diventano così in tutto 10 le terre indigene approvate in circa un anno e mezzo, grazie al lavoro dei due ministeri coinvolti e del FUNAI (Fondazione Nazionale per i Popoli Indigeni). «La protezione dei popoli ancestrali è strettamente legata alla sosteibilità non solo del nostro Paese, ma dell’intero pianeta» ha dichiarato il ministro Lewandowski nel corso della riunione con il CNPI (Consiglio Nazionale per le Politiche Indigene), dove sono stati firmati i decreti. «Sostenere i diritti dei popoli indig...

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La deforestazione nell’Amazzonia brasiliana sta scendendo per l’ottavo mese consecutivo. I dati, pubblicati dall’Istituto nazionale di ricerca spaziale (INPE) del Brasile, evidenziano come a novembre il disboscamento sia stato pari a 201 chilometri quadrati, con una perdita cumulativa che negli ultimi 12 mesi ammonta a 5.206 chilometri quadrati, il 51% in meno rispetto alla cifra annotata durante lo scorso anno nello stesso periodo. Da gennaio 2023 la deforestazione ha raggiunto i 4.977 chilometri quadrati, segnando una riduzione importante rispetto allo scorso anno. Certo, la superficie di foresta continua quindi a diminuire, ancora preda di aziende del legname e delle materie prime che la abbattono, ma il ritmo è fortemente sceso grazie alle nuove misure di protezione messe in campo dal governo brasiliano, primo passo verso un’inversione di tendenza che ora appare possibile; anche alla luce dell’impegno del presidente Lula di stroncare del tutto le...

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La deforestazione nella più grande distesa pluviale della Terra è diminuita del 22% al 31 luglio 2023 rispetto all’anno precedente. Lo rivelano le analisi dei dati raccolti ed elaborati dall’Istituto nazionale di ricerca spaziale brasiliano (INPE), il quale ha riportato che il disboscamento nell’Amazzonia brasiliana ha raggiunto 9.001 chilometri quadrati, ovvero una quota inferiore alle 10.000 unità per la prima volta dal 2018. Da luglio ad ottobre 2023 poi, i dati aggiornati rivelano che l’area deforestata ha subito un calo del 52% rispetto all’anno precedente e, inoltre, secondo le stime, la diminuzione della perdita di alberi ha ridotto le emissioni di gas serra del Paese del 7,5%, dato tutt’altro che indifferente se si pensa che il Brasile è il sesto più grande produttore di emissioni al mondo. Marina Silva, ministro dell’Ambiente brasiliano, ha dichiarato: «Dietro tutto ciò c’era una decisione polit...

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