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Uno dei più grandi privilegi di essere un primatologo sta trascorrendo del tempo in luoghi remoti con scimmie e scimmie antropomorfe, vivendo vicino a questi animali nei loro habitat e sperimentando la loro vita quotidiana.Come essere umano del 21° secolo, ho l’impulso immediato di scattare foto di questi incontri e condividerle sui social media. I social media possono aiutare gli scienziati a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle specie che studiamo, promuoverne la conservazione e ottenere posti di lavoro e finanziamenti per la ricerca.Tuttavia, la condivisione online di immagini di animali selvatici può anche contribuire al traffico illegale di animali interazioni dannose tra uomo e fauna selvatica.Per le specie in via di estinzione o minacciate, questa attenzione può metterli ulteriormente a rischio. La mia ricerca cerca di trovare modi in cui scienziati e ambientalisti possano sfruttare il potere dei social media evitando le sue insidie.Il mio collega, ecologista e divu...

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