Cina

Secondo il direttore di Domino, la conferenza Onu in corso a Dubai è solo un’occasione in cui «le potenze si raccontano impegnate a salvare l’umanità»

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Nel tacco dello Stivale si produce oltre un terzo di tutto il pomodoro italiano

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Lo scorso 3 di ottobre gli operai dello stabilimento di Crevalcore della Magneti Marelli hanno scioperato contro l’intenzione, dichiarata dai manager, di chiudere lo stabilimento. Dopo la mobilitazione tanto dei sindacati quanto della politica locale e nazionale l’azienda ha deciso di sospendere la procedura di chiusura.  Nonostante la Magneti Marelli si occupi prevalentemente di batterie, nello stabilimento di Crevalcore si lavora ancora nella componentistica del motore endotermico. Per questo motivo, sostengono i manager, si è assistito negli ultimi anni a un calo del fatturato che ha reso indispensabile la chiusura dello stabilimento.  La crisi della Magneti Marelli di Crevalcore, infatti, non può essere vista come caso isolato, ma come fallimento della strategia del nostro paese nello stare al passo con la mobilità elettrica. Questo mentre il resto del mondo ha deciso di prendere sul serio la sfida, anche se più per rivalità geo...

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Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. La maggiore intensità e frequenza dei fenomeni meteorologici estremi stanno provocando ormai a tutte le latitudini danni ingenti e purtroppo la morte di tante persone colte impreparate da eventi per i quali non eravamo preparati. Lo abbiamo visto anche in Italia, recentemente in Emilia-Romagna per ben due volte a distanza di poche settimane, e lo scorso settembre nelle Marche. Ma sistemi di allerta precoce e di migliore gestione degli effetti devastanti di questi eventi catastrofici possono salvare tante vite umane. Almeno stando a quanto riporta uno studio dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM). Alluvioni in Emilia-Romagna: un disastro annunciato e perché c’entra anche il cambiamento climatico Secondo il rapporto, nei paesi più esposti alle conseguenze della crisi climatica, inondazioni, tempeste e incendi hanno causato danni economic...

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“Dopo anni di tenaci sforzi, il cielo nel nostro paese è più blu, la terra è più verde, l'acqua è più limpida, i colori delle numerose montagne e dei numerosi fiumi del nostro paese sono più vividi”. Che si parli di ambiente o di economia, le narrazioni della Cina intorno ai suoi sforzi ambientali non mancano di poesia. Mercoledì 18 luglio l'inviato per il clima di Washington, John Kerry, si preparava a lasciare Pechino dopo tre giorni di incontri senza risultati concreti. In quelle ore, in un’altra stanza della capitale, il presidente cinese Xi Jinping pronunciava il suo discorso di chiusura alla Conferenza nazionale sulla protezione ecologica e ambientale. Come molti si aspettavano, 72 ore non sono state sufficienti a ricucire un dialogo sul clima che entrambe le potenze amano citare senza però concretizzarne gli intenti. Tuttavia, la riapertura del dialogo tra i due paesi potrebbe essere di per sé una buona not...

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