Lupi
A Takkikawa l’iniziativa delle autorità ha scongiurato le incursioni dei plantigradi ed evitato incidenti
La Commissione europea ha proposto di modificare lo status di protezione del lupo da specie “strettamente protetta” a solamente “protetta”. La perdita dell’avverbio aprirebbe così la porta alla caccia, seppur con le limitazioni imposte dagli Stati membri poiché ancora “obbligati a garantire che venga raggiunto e mantenuto uno stato di conservazione favorevole per le popolazioni nelle loro regioni biogeografiche”. Sarebbero oltre 20.000 gli individui presenti nel territorio europeo secondo la Commissione, un numero che rappresenta “una vittoria per la conservazione della specie” ma anche “un rischio per i bestiami e le comunità rurali”. La proposta non ha convinto però le associazioni animaliste come il World Wide Fund for Nature (WWF), che scrive di mancanza di prove scientifiche a riguardo e ha accusato Ursula von der Leyen di “sacrificare i successi della conservazione per il proprio tornacont...
Il Comitato dei rappresentanti permanenti dell’Unione Europea (COREPER) ha approvato ieri a Bruxelles una proposta della Commissione Europea per la riduzione del livello di tutela dei lupi. L’obiettivo è infatti quello di declassare la specie dei lupi da “particolarmente protetta” a solo “protetta”, tassello indispensabile per facilitare – attraverso l’introduzione di quote di caccia – l’abbattimento degli esemplari nel momento in cui vengono considerati troppo numerosi. La svolta è arrivata in seguito alla decisione dell’esecutivo della Germania, che precedentemente aveva optato per la via dell’astensione, di votare a favore. Tra le entità che hanno appoggiato la misura, c’è anche il governo italiano. Per essere definitivamente approvata, la proposta dovrà ottenere il semaforo verde dalla Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa, nota anche c...
Un gruppo di cittadini toscani ha lanciato una campagna per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni riguardo alle recenti modifiche alla legislazione venatoria della Regione Toscana. In un’email indirizzata alla Giunta Regionale e alla Coldiretti Toscana, e inoltrata alla redazione de L’Indipendente, i promotori hanno espresso preoccupazione per la gestione della fauna selvatica, in particolare a causa delle misure recentemente adottate dall’amministrazione contro i cinghiali e altre specie, avallate e promosse dalla principale organizzazione degli imprenditori agricoli. Il fulcro della protesta è la percezione di un approccio «anacronistico» e «retrogrado» nei confronti della fauna locale, alimentato da recenti modifiche alla normativa promosse da esponenti leghisti e immediatamente recepite dalla Giunta regionale, di opposto colore politico. Esse ampliano infatti il periodo di caccia in braccata ai cinghiali, introducendo p...