speculazione energetica
A inizio luglio la giunta regionale sarda ha approvato una moratoria che blocca l’autorizzazione di nuovi impianti per l’estrazione di energia rinnovabile. Una decisione, seppur giudicata timida e poco risolutiva nei termini in cui è stata adottata, che rappresenta la prima vittoria di un vasto movimento nato e cresciuto negli ultimi mesi che si definisce «contro la speculazione energetica» e contro «l’assalto delle multinazionali» al territorio sardo. Un movimento che non si accontenta e chiede che siano fermati anche i progetti già approvati, che stanno riempiendo la Sardegna di impianti eolici e solari che serviranno non a generare energia per il territorio, ma a fare della regione un centro per l’esportazione di energia verso l’Italia continentale e l’estero. A scendere in campo nella protesta ora sono anche oltre 60 imprese e guide che si occupano di turismo sostenibile e naturalistico, che hanno inviato una lettera...
Non solo in Sardegna, le grandi opere della cosiddetta “energia green” sono arrivate in tutta Italia, a partire dal sud per arrivare fino al centro. È il caso della Toscana, dove ormai da un anno cittadini e cittadine, comitati e gruppi ambientalisti stanno combattendo per preservare il già a rischio territorio del Mugello. Il progetto per la Regione Toscana è sempre lo stesso: piantare torri alte 170 metri, «quanto due campanili di Giotto uno sopra l’altro», in aree naturali a ridosso della montagna, vicine a riserve protette, con basamenti in cemento armato grandi quanto mezzo campo da calcio. Consumo di suolo, grave impatto sull’ambiente, dissesto idrogeologico, questi alcuni dei rischi che corre il Mugello, denunciati da un insieme di gruppi in una lettera aperta contro la speculazione eolica. Tra queste, il Comitato per la tutela dei crinali mugellani, una delle associazioni attive in difesa del territorio, che ha spiegato...
Il governo italiano ha deciso di ricorrere alla Corte costituzionale contro la moratoria approvata a inizio luglio dalla Regione Sardegna in cui è stata prevista una sospensione di 18 mesi per nuovi progetti legati alla produzione e accumulo di energia rinnovabile. Secondo il governo, questa normativa regionale eccede infatti le competenze attribuite alla Sardegna dallo Statuto, entrando in conflitto con le leggi nazionali ed europee e violando articoli della Carta Costituzionale. Ad attaccare l’esecutivo Meloni è stata, a caldo, la governatrice della Sardegna Alessandra Todde, successivamente accusata di «demagogia» da Fratelli d’Italia. In suo sostegno si sono espressi i parlamentari sardi del Movimento 5 Stelle, che in una nota hanno lanciato il guanto di sfida al governo sulla questione. L’ipotesi che si arrivasse al ricorso contro la legge sarda n. 5 del 3 luglio 2024, recante il titolo “Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio e...
«La verde Umbria è sotto attacco». Così Roberto Malini, co-presidente dell’organizzazione internazionale per i diritti umani EveryOne Group, appoggiato dalla associazione ambientalista Italia Nostra, lancia il proprio appello al Governo e alle istituzioni locali per frenare la speculazione eolica che sta per colpire la Regione. Nello specifico, sono sei i progetti avviati in territorio umbro, i quali contano l’installazione di 60 pale eoliche in aree naturalistiche «caratterizzate da ambienti naturali delicati e paesaggi incantevoli». Le pale che verranno impiegate sono le stesse protagoniste degli analoghi progetti con sede in Sardegna e Toscana di cui L’Indipendente ha già parlato svariate volte: strutture di circa 200 metri con basamenti in cemento armato «grandi quanto mezzo campo da calcio», che avrebbero «un impatto devastante su territori caratterizzati da qualità avifaunistiche importanti». Il progett...
In Sardegna è ufficialmente partita la raccolta firme per fermare i progetti di parchi eolici e fotovoltaici nell’isola in assenza di un adeguato piano energetico regionale. A lanciarla è stato il “Comitato per il No”, che punta ad ottenere presto le 10mila firme necessarie per portare i cittadini a un referendum consultivo. Protagonisti dell’iniziativa sono, nello specifico, l’avvocato Michele Pala, promotore responsabile, e il medico di Arzachena Pietro Satta, referente per la Gallura. «Volete voi che il paesaggio sardo, terrestre e marino, sia modificato con l’installazione sul terreno e in mare di impianti industriali eolici e/o fotovoltaici per la produzione di energia elettrica?» si legge nel quesito al centro della raccolta firme, che il Comitato ha l’obiettivo di sottoporre al voto dei cittadini sardi. “Sono in corso in tutto il territorio dell’isola incontri di promozione del referendum e iniziative...