giacimenti petroliferi
Martedì 6 febbraio lo studio legale statunitense Foley Hoag LLP ha inviato una lettera alla azienda petrolifera italiana ENI e ad altre due firme che operano nel campo energetico, avvisandole di non avviare alcun genere di attività nelle aree marittime della Striscia di Gaza che costituiscono Zona Economica Esclusiva (ZEE) della Palestina, contrariamente a quanto concesso dal Ministero dell’Energia israeliano. A riferirsi allo studio legale sono state le associazioni umanitarie di Al-Haq, Al Mezan, e il Centro Palestinese per i Diritti Umani, affiancate dal Centro Legale per i Diritti delle Minoranze Arabe in Israele Adalah, che ha a sua volta inviato una lettera al Ministro dell’Energia israeliano Eli Cohen. Precedentemente, il 29 ottobre 2023, lo stesso Ministero dell’Energia ha rilasciato sei licenze per l’esplorazione e lo sfruttamento delle acque al largo della Striscia di Gaza che rientrano nella “Zona G” dell’appalto, di cui ci...
La Corte suprema di Londra ha deciso di dare voce alle continue violazioni di diritti umani perpetrate sugli abitanti delle coste del fiume Niger da parte della filiera locale della multinazionale petrolifera Shell. La decisione è stata presa a seguito delle denunce di oltre 13.000 agricoltori e pescatori delle comunità di Ogale e Billeper riguardo i danni causati dalla decennale e continua estrazione di petrolio nella repubblica nigeriana. La sentenza della Corte inglese prevede quindi l’inizio di un processo in cui però la controparte ha già dichiarato che “la Shell non ha intenzione di lasciare la Nigeria”, nonostante sia stata accertata dalle istituzioni la responsabilità dell’azienda nell’inquinamento del territorio dove opera. I danni ambientali e alla salute umana causati dallo sversamento di petrolio hanno tragicamente delineato una contaminazione dalle radici troppo profonde per poter essere ancora ignorata. Da oltre 60 an...