OGM
Il Parlamento Europeo ha ufficialmente adottato il suo mandato per i negoziati con gli Stati Membri sulla proposta di deregolamentazione dei cosiddetti nuovi OGM. I voti favorevoli sono stati 307, 263 i contrari e 41 le astensioni. Decisivo il voto degli europarlamentari italiani, con i deputati conservatori di maggioranza nettamente schierati a favore della misura. Spaccato a metà invece il fronte dei Socialisti e democratici e, quindi, la delegazione del Partito Democratico. Gli unici compatti e contrari, i deputati del Movimento 5 Stelle che hanno seguito anche questa volta la linea dei Verdi. La palla passa quindi ora agli Stati Membri, i cui Ministri dell’Agricoltura non hanno ancora però una posizione comune sulla questione. Allo stato attuale, tutte le piante ottenute con le nuove tecniche genomiche (NGT) sono soggette alle stesse regole degli organismi geneticamente modificati convenzionali, ma lo scopo di questo iter legislativo è quello di facilitare l...
I ministri UE dell’Agricoltura non hanno raggiunto la maggioranza qualificata per dare il via libera alle nuove biotecnologie genomiche, ovvero, tutto quell’insieme di tecniche di modifica genetica di ultima generazione che la Commissione UE vorrebbe deregolamentare. Allo stato attuale queste tecniche sono infatti trattate alla pari degli OGM tradizionali, ma l’obiettivo dell’esecutivo UE è quello di cambiare le cose e semplificare così le procedure di autorizzazione. Per il momento, però, circa la metà degli Stati Membri non si è detta d’accordo. A mettersi di traverso sono stati Austria, Croazia, Slovacchia, Ungheria, Germania, Bulgaria, Grecia, Polonia, Romania e Slovenia. L’Italia, dal canto suo, ha votato a favore, mantenendo la solita posizione allineata agli interessi delle grandi aziende. Il ministro dell’agricoltura Lollobrigida – ha commentato la Coalizione Italia Libera da OGM – “ha quindi p...