Pesticidi
Le principali cause della malattia di Parkinson vanno ricondotte all’esposizione a varie tipologie di sostanze inquinanti. In particolare, un ruolo determinante lo giocherebbero alcuni pesticidi, solventi industriali come il tricloroetilene e, in generale, gli inquinanti atmosferici. È quanto ha affermato, senza mezzi termini, un editoriale pubblicato ad inizio gennaio sul Journal of Parkinson’s Disease, una rivista scientifica altamente specializzata. A detta dei ricercatori, “la malattia di Parkinson è il disturbo cerebrale in più rapida crescita al mondo e l’esposizione a sostanze tossiche ambientali ne è la principale causa”. Nel tentativo di dare spiegazioni alternative, l’analisi ha preso in considerazione anche potenziali fattori esterni diversi dall’inquinamento – come il miglioramento delle competenze diagnostiche, l’invecchiamento della popolazione e la genetica – tutti però ritenuti insoddis...
Il 19 dicembre è stato presentato a Roma il dossier Stop pesticidi nel piatto, redatto da Legambiente in collaborazione con Alce Nero. Dal nuovo report annuale emergono dati positivi, che confermano la tendenza di riduzione nell’uso di pesticidi già in atto negli ultimi anni e avvicinano l’Italia alle soglie di utilizzo fissate dall’Unione Europea. Gli studi sono stati condotti su un campione di 6085 alimenti provenienti da agricoltura convenzionale e biologica, da cui risulta una percentuale molto bassa di alimenti irregolari. Questi dati confermano la posizione di capofila che l’Italia detiene nel settore agroalimentare, grazie a una superficie di 2,3 milioni di ettari coltivati a biologico e con una SAU (Superficie Agricola Utilizzata) pari al 18,7%. Tra le rassicurazioni, Legambiente avvisa comunque che i passi da fare sono ancora tanti e, a tal proposito, lancia qualche suggerimento per superare le criticità e andare incontro alle esigenze de...
Giornata nera per l’ambiente ieri a Strasburgo, dove è passata la linea meno ambiziosa sulla riduzione degli imballaggi in plastica ed è stato bocciato il taglio dei pesticidi entro il 2030. Nel primo caso, sebbene gli obiettivi generali di riduzione dei rifiuti plastici siano stati confermati dalla camera UE, è per ora saltato il divieto di utilizzo per alcuni imballaggi definiti “non essenziali”. Con grande soddisfazione dell’Italia, sono state concordate inoltre anche una serie di esenzioni sugli obblighi del riuso per specifici settori industriali. Nessuna posizione negoziale è stata invece trovata per il tema del taglio dei pesticidi entro il 2030. È stata infatti bocciata la relazione dell’eurodeputata dei Verdi, Sarah Wiener, sulla proposta della Commissione europea incentrata sull’uso sostenibile dei pesticidi, che avrebbe rappresentato il mandato del Parlamento nei negoziati con gli Stati membri. Con 426 sì, 125...
Mentre la Commissione europea ha appena deciso di rinnovare l’uso del glifosato per altri dieci anni, le sentenze che indirettamente confermano la pericolosità di tale erbicida si stanno moltiplicando. Venerdì scorso il colosso della chimica di sintesi Bayer – che ha acquisito la multinazionale Monsanto – è stato colpito da un’importante sentenza in cui si è data ragione a tre delle migliaia di agricoltori che hanno intentato un’azione legale in questo senso. Esemplare la condanna inflitta alla multinazionale tedesca, che dovrà risarcire per oltre 1,5 miliardi di dollari i coltivatori, i quali dichiarano di essersi ammalati di cancro a causa dell’uso del Roundup, prodotto a base di glifosato. Negli Stati Uniti, sempre più di frequente i tribunali stanno condannando la Bayer a risarcire coloro che si sono ammalati proprio a causa dell’esposizione alla dibattuta sostanza. Gli agricoltori che hanno fatto causa alla mu...
L’Europa consentirà di utilizzare il glifosato all’interno dell’Unione per altri 10 anni. Lo ha stabilito la Commissione Europea “sulla base di valutazioni complete della sicurezza condotte dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa)” assieme “agli Stati membri”. Mentre da anni si discute sull’impatto sulla biodiversità e, soprattutto, sui rischi alimentari per i consumatori prodotti dal glifosato – inquadrato dalla stessa Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Oms come potenzialmente cancerogeno nel 2015 -, un gruppo di multinazionali europee della chimica con forti interessi commerciali nei confronti dell’erbicida più usato al mondo (tra cui spiccano i nomi di Bayer, Syngenta e Nufarm) aveva avanzato richiesta di proroga. E ora saranno accontentate. Nel comunicato attraverso cui ha reso nota la decisione,...