Europa
I ministri UE dell’Agricoltura non hanno raggiunto la maggioranza qualificata per dare il via libera alle nuove biotecnologie genomiche, ovvero, tutto quell’insieme di tecniche di modifica genetica di ultima generazione che la Commissione UE vorrebbe deregolamentare. Allo stato attuale queste tecniche sono infatti trattate alla pari degli OGM tradizionali, ma l’obiettivo dell’esecutivo UE è quello di cambiare le cose e semplificare così le procedure di autorizzazione. Per il momento, però, circa la metà degli Stati Membri non si è detta d’accordo. A mettersi di traverso sono stati Austria, Croazia, Slovacchia, Ungheria, Germania, Bulgaria, Grecia, Polonia, Romania e Slovenia. L’Italia, dal canto suo, ha votato a favore, mantenendo la solita posizione allineata agli interessi delle grandi aziende. Il ministro dell’agricoltura Lollobrigida – ha commentato la Coalizione Italia Libera da OGM – “ha quindi p...
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Sempre più spesso, dopo notizie di incendi, uragani, ondate di calore, inondazioni, tempeste, siccità, sentiamo dire che dobbiamo cominciare ad abituarci a quella che presto potrebbe essere “la nuova normalità”. Se non facciamo nulla, quel che oggi sembra una eccezione, sarà la prassi. Eppure parlare di “nuova normalità” fa pensare che quello a cui stiamo assistendo sia un processo irreversibile, lento, lineare e, per certi versi, naturale e a noi estraneo. Ma così non è. “Questa non è la nuova ‘normalità’ e il clima non sta solo cambiando, si sta destabilizzando”, scrive Greta Thunberg nel suo ultimo libro “The Climate Book” (in uscita il prossimo 1 novembre) e di cui il Guardian ha pubblicato alcuni estratti. “Finora, i sistemi naturali della Terra hanno ag...
di Alia Alex Čizmić Il 4 marzo in una zona boscosa nei pressi di Saborsko, un villaggio croato a circa 40 km dal confine con la Bosnia Erzegovina, un migrante di nazionalità ancora sconosciuta ha perso la vita dopo essersi imbattuto in una mina antiuomo. Secondo Andreja Lenard, portavoce della polizia di Karlovac, regione amministrativa a cui appartiene Saborsko, altre quattro persone, di cui due pakistani, sono rimaste ferite. Una sarebbe in pericolo di vita. Quella mina fatale era una delle circa 17mila ancora presenti in Croazia, stando ai dati del Ministero dell’Interno croato. Saborsko, vittima di un massacro in cui furono brutalmente uccise 29 persone il 12 novembre 1991 durante la guerra che ha portato alla dissoluzione della Jugoslavia, è uno dei 46 comuni contaminati. Il problema delle mine inesplose riguarda anche la Bosnia Erzegovina, dove 617 persone sono morte accidentalmente o in operazioni di sminamento dalla fine della guerra. Il Centro di Rim...
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Dalla febbre del Nilo occidentale all'asma, i cambiamenti climatici stanno aggravando le malattie infettive e ostacolando la nostra capacità nel combatterle. È quanto emerge da una ricerca pubblicata sulla rivista Nature Climate Change ad agosto, secondo la quale più della metà delle malattie infettive conosciute per il loro impatto sull’uomo è stata resa più pericolosa dai cambiamenti climatici. Malattie come l'epatite, il colera, la malaria e molte altre si stanno diffondendo più velocemente, colpiscono ampie fasce della popolazione in tutto il mondo e stanno diventando più gravi a causa di eventi legati al clima. E non è solo la trasmissibilità ad aumentare: il cambiamento climatico ha impatti sulla salute, l’immunità e l’accesso alle cure mediche. “La risposta sanitaria globa...