Plastica

Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Un nuovo rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP), “Turning off the Tap: How the world can end plastic pollution and create a circular economy” (“Chiudere il rubinetto: come il mondo può porre fine all'inquinamento da plastica e creare un'economia circolare sostenibile”), ha tracciato una tabella di marcia per ridurre drasticamente l'inquinamento da plastica. Secondo il rapporto – che delinea l'entità e la natura dei cambiamenti necessari per creare un'economia circolare sostenibile, rispettosa dell'uomo e dell'ambiente – l'inquinamento da plastica potrebbe essere ridotto dell'80% entro il 2040 se i paesi e le aziende utilizzassero le tecnologie esistenti per apportare cambiamenti significativi alle politiche e al mercato. Plastic pollution could reduce by 80% by 2040 if governments and compan...

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I comuni più virtuosi sono Termoli, Mogliano Veneto, Borgo Virgilio e Legnago. Molti in Calabria e Veneto

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Da settimane se ne trovano a centinaia, assieme ad altri prodotti americani. Ma sull’origine per ora ci sono solo ipotesi

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Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. “La grande scommessa dell'idrogeno: fuffa o è il Santo Graal delle emissioni zero nette?”, così titolava un articolo del Guardian dello scorso ottobre che si chiedeva se possiamo fare davvero affidamento sull’idrogeno verde per il raggiungimento degli obiettivi climatici. Un articolo di Adrian Odenweller e Falko Ueckerdt del Potsdam Institute for Climate Impact Research, autori di uno studio pubblicato su Nature Energy a settembre, ha cercato di rispondere a questa domanda analizzando quanto velocemente il mondo dovrebbe produrre idrogeno verde – prodotto dalla scissione dell’acqua con elettricità generata da fonti a basse emissioni di carbonio – per contribuire a limitare il riscaldamento a 1,5°C. Idrogeno: una soluzione contro il cambiamento climatico o un altro regalo per l’industria dei combustibili fos...

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Un nuovo studio condotto presso l’Università di Utrecht ha concluso che negli oceani ci sono molti meno rifiuti di plastica di quanto si temesse in precedenza e che gran parte della plastica nell’oceano è costituita da pezzi di grandi dimensioni che sono più facili da pulire. La ricerca, come dichiarato dall’Università in un comunicato stampa, si basa su calcoli con un modello computerizzato che include un numero record di misurazioni e osservazioni. Il principale autore dello studio ha dichiarato che “sono stati aggiunti i conteggi della pulizia delle spiagge e le osservazioni di grandi oggetti di plastica galleggianti sull’acqua”. Variabili non estranee al nostro Paese, visto che il 72,5% dei rifiuti sulle spiagge è di plastica e il Mediterraneo rimane uno dei mari più inquinati al mondo. Tuttavia, non ci sono solo buone notizie e non si deve sottostimare il problema: la stima di rifiuti galleggianti è aumentata e...

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