Plastica

La direttiva europea fa parte delle regole Sup

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Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. I paesi europei devono porre fine alla repressione e alla criminalizzazione delle proteste pacifiche per il clima e agire con urgenza per ridurre le emissioni in linea con l'accordo di Parigi del 2015 per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, ha dichiarato il relatore speciale delle Nazioni Unite sui difensori dell'ambiente, Michel Forst. Al termine di un'indagine durata un anno, che ha compreso la raccolta di prove da diversi paesi europei, Forst ha dichiarato che la repressione subita dagli attivisti ambientali pacifici nel mondo rappresenta una grave minaccia per la democrazia e i diritti umani. Tutti gli Stati coinvolti dall’indagine dell’esperto ONU sui difensori dell’ambiente hanno aderito alla Convenzione di Aarhus, secondo la quale la protesta ambientale pacifica è un esercizio legittimo del diritto del pubblico a partecipare...

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Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Qual è il futuro del pianeta? In che direzione sta andando il riscaldamento globale? C’è speranza per evitare il peggio? Siamo ancora in tempo per fermare l’aumento delle temperature? Sta facendo molto discutere un sondaggio del Guardian che ha chiesto a 380 scienziati climatici del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) cosa prevedono per il futuro del nostro pianeta. Secondo la maggior parte degli esperti contattati, entro il 2100 le temperature globali saliranno di almeno 2,5°C rispetto ai livelli pre-industriali, quasi la metà un riscaldamento globale di 3°C, mentre appena il 6% ritiene che il limite di 1,5°C concordato con l’accordo di Parigi nel 2015. Il limite di 1,5°C è stato indicato dalla comunità internazionale come soglia oltre la quale non andare per evitare...

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Ci sono Coca-Cola, Pepsi, Nestlé, Danone e tanti altri. Meno di 60 multinazionali sono responsabili di quasi la metà dell’inquinamento mondiale di plastica, tra cui 6 aziende che da sole rappresentano un quarto del totale: è ciò che emerge da un nuovo studio condotto da un team internazionale di scienziati tra cui alcuni appartenenti ad organizzazioni senza scopo di lucro. La ricerca, già sottoposta a revisione paritaria e pubblicata sulla rivista scientifica Science Advances, si è basata sul lavoro di decine di migliaia di volontari che hanno analizzato da spiagge, parchi e fiumi quasi 2 milioni di rifiuti di plastica raccolti in 84 paesi diversi per un periodo di 5 anni. Si tratta di una ricerca che punterà la lente d’ingrandimento sulla plastica monouso e sulle strategie di riciclaggio delle multinazionali in quanto, secondo le analisi dello studio, esiste una correlazione con diretta proporzionalità tra la produzione annuale di pl...

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Tris di provvedimenti approvati nell’ultima sessione del Parlamento europeo prima dell’appuntamento elettorale

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