COP27

di Francesco Panié* Pesano per un terzo delle emissioni globali, ma restano sistematicamente escluse dalle politiche internazionali sul clima. Da quest’anno, però, i sistemi alimentari e l'agricoltura hanno fatto finalmente breccia nella Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Alla COP 27 di Sharm El-Sheikh si è parlato molto di questi temi, specialmente nel nuovo padiglione dedicato, allestito dalla FAO e gestito insieme alla rete di centri di ricerca CGIAR e alla Fondazione Rockefeller.  Proprio la FAO sta spingendo per essere maggiormente coinvolta nelle discussioni su come integrare il settore agricolo e alimentare nei piani nazionali che dovrebbero mettere a terra gli obiettivi inseriti nell’accordo di Parigi del 2015. Per ora ci è riuscita solo in piccola parte: lo dimostra il fatto che non ci sono stati avanzamenti da parte del gruppo di lavoro sull’agricoltura nato nel 2017 al...

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Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. La COP 27 si è conclusa da poco più di una settimana lasciando sensazioni stridenti: se da un lato si può celebrare, infatti, un successo nella battaglia trentennale per la finanza climatica, dall’altro va segnalato l’ennesimo fallimento che ci allontana dall’obiettivo dell’Accordo di Parigi per contenere il riscaldamento globale entro 1.5°C. Rinunciare definitivamente all'obiettivo climatico di 1,5°C sarebbe un bel regalo ai sostenitori del carbonio, ha detto il direttore esecutivo dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) in un'intervista al Guardian. Staremo a vedere quali saranno gli effetti delle decisioni (non) prese negli anni a venire. I colloqui hanno evidenziato il ruolo centrale delle azioni per la natura nell'affrontare la crisi climatica. In uno speciale il World Economic Forum ha analizzato i passi in avan...

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Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Il G20 in Indonesia potrebbe avere ricadute importanti anche sull’agenda climatica e dare una piccola scossa alla Conferenza delle Nazioni Unite sul clima in corso in Egitto. Il 14 novembre, alla vigilia del G20 in Indonesia, si sono incontrati il presidente statunitense Joe Biden e quello cinese Xi Jinping. È il primo contatto diretto dopo il congresso in Cina e le elezioni di metà mandato negli Stati Uniti. I due leader hanno fatto dei passi in avanti l’un l’altro verso la riapertura del dialogo sul clima, soddisfacendo le richieste dell’inviato speciale per il clima degli USA, John Kerry, che appena tre settimane fa aveva esortato i due paesi a riprendere i negoziati.  “Il mondo si aspetta, credo, che Cina e Stati Uniti svolgano un ruolo chiave nell'affrontare le sfide globali, dai cambiamenti climatici all'insicurezza alimen...

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Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Il mondo sta correndo “sull'autostrada che porta dritti all’inferno climatico con il piede schiacciato sull’acceleratore”. Non ha usato giri di parole il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, nella giornata inaugurale della Conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si sta tenendo quest’anno a Sharm El Sheikh, in Egitto, per definire la gravità della situazione in cui versa il pianeta e dare il senso dell’urgenza delle azioni da intraprendere. Sullo sfondo incombono la guerra in Ucraina, la crisi energetica, l’aumento del costo della vita e le crescenti tensioni globali.  “Serve un patto di solidarietà per il clima tra le economie sviluppate e quelle emergenti: o lavorano insieme per stipulare un patto storico che ridurrà le emissioni di gas serra e porterà il mondo su un p...

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Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Le emissioni globali di anidride carbonica prodotte dai combustibili fossili aumenteranno quest'anno meno dell'1% (molto meno dell'aumento di quasi il 4% registrato l'anno scorso) grazie alla rapida crescita delle energie rinnovabili e dei veicoli elettrici che ha superato la domanda di carbone. È quanto emerge da una nuova analisi dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA), secondo la quale l'aumento di quasi 300 milioni di tonnellate (MtCO2) è stato molto più contenuto dell’incremento di quasi 2 miliardi di tonnellate previsto per il 2021.  Tuttavia, si prevede che la domanda di petrolio è destinata a crescere più di ogni altro combustibile fossile nel 2022, con un aumento delle emissioni di CO2 di circa 180 milioni di tonnellate, determinato in gran parte dal settore dei trasporti, dopo l’allentamento delle restrizioni legat...

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