piantedosi

Funziona così. Si fa una proposta irricevibile sotto molteplici punti di vista, da cacciare via a pedate il proponente, chiudendogli la porta alle spalle in malo modo. Oppure sbattendogliela in faccia, se sta sull’uscio. Il vantaggio di spararla così grossa? Semplice. La successiva proposta, depurata dagli aspetti più irricevibili, sembrerà a quel punto molto più ragionevole o accettabile. Sembrerà il risultato di una felice e costruttiva mediazione di buonsenso. Intendiamoci: non è da escludere che la controparte sia così poco sveglia da accettare la prima proposta. Ma questo dimostrerebbe solo quanto convenga sparare grosso al primo tentativo. Questa dinamica si ripete ora per il pacchetto sicurezza appena annunciato dal governo. Il quale aggrava reati che non avevano bisogno di essere aggravati, oppure ne crea per pericoli che sono inesistenti. Comunque calpestando diritti, come per chi è mosso da un evidente disprezzo per le...

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Queste persone non erano nelle condizioni di essere salvate. Ma davvero, in coscienza, c’è qualcuno che ritiene che il governo abbia volutamente fatto morire 60 persone? Cerchiamo di essere seri. La questione è semplice nella sua tragicità. Non è arrivata alcuna comunicazione di emergenza da Frontex. Non siamo stati avvertiti. Nulla di questa vicenda ha a che fare i provvedimenti del governo con le ONG.  Ha impiegato una settimana la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per commentare la strage di Cutro, in Calabria, il naufragio più grave dal 2013 sulle coste italiane che ha provocato finora la morte accertata di 72 persone, tra cui 28 minori, e una quarantina di dispersi. E lo ha fatto facendo muro su chi chiama in causa le responsabilità delle autorità italiane nella opaca dinamica della catena di soccorso e chi chiede le dimissioni del ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, non solo per le sue parole di rara disumanità sub...

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Sono trascorsi quasi dieci anni da quando circa 600 persone persero la vita in due naufragi, il 3 e l’11 Ottobre 2013 al largo di Lampedusa. In quello dell’11 persero la vita almeno 60 minori, tanto che venne definita “la strage dei bambini”. Dal 2016, il 3 ottobre è stata istituita Giornata della memoria e dell’accoglienza, a monito che tali tragedie non si ripetessero. Dal 2014, quasi oltre 26.000 persone sono scomparse nello stesso modo nel Mar Mediterraneo nel tentativo di raggiungere le coste europee, secondo i dati forniti dal progetto Missing Migrants dell’Organizzazione Mondiale per le Migrazioni (OIM). via Missing Migrants Project L’ultima strage è avvenuta all’alba del 26 Febbraio: decine di corpi sono stati trascinati dalle onde del mare in tempesta sulla spiaggia di Steccato di Cutro, in Calabria, dopo il naufragio di un peschereccio partito da Smirne, in Turchia, con oltre 200 persone a bordo. Sono oltre 60 i morti...

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Il Governo ha approvato il decreto che prevede nuove regole per le ONG Aggiornamento del 29 dicembre 2022: Nella giornata di ieri il governo ha approvato “un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori”, su proposta della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Il decreto istituisce un nuovo codice di condotta per le ONG che effettuano salvataggi in mare, con regole più stringenti. Come anticipato, tra le sanzioni il decreto prevede “il fermo amministrativo della nave (contro il quale è ammesso ricorso al prefetto) e, in caso di reiterazione della condotta vietata, la confisca della stessa, preceduta dal sequestro cautelare”. Sono previste sanzioni anche qualora il comandante e l’armatore di una nave “non forniscano le informazioni richieste dall’autorità nazionale per la ricerca e il soccorso in mare o non si uniformino alle indicazio...

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Sei anni di carcere. Tanto hanno chiesto i PM di Palermo nei confronti di Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio nonché ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. La richiesta è arrivata all’interno del processo che vede imputato il leader della Lega con l’accusa di aver sequestrato nel 2019 i passeggeri della nave Open Arms.  Il caso ha avuto e sta avendo un effetto dirompente sulla politica italiana, con le classiche accuse contro la “magistratura politicizzata” e i proclami sulla “difesa dei confini”. In realtà si tratta di un copione che negli anni abbiamo ampiamente visto e stravisto. Le differenze sono nella gravità dei toni e nel contesto generale in cui si colloca il caso.  Di cosa parliamo in questo articolo:Il caso Open ArmsDi cosa è accusato SalviniLa propaganda del governo e i suoi pericoli Il caso Open Arms Nell’agosto 2019, alla nave Open Arms dell’ONG Proactiva Open...

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