inquinamento marino
Su 265 campioni di acqua raccolti questa estate in 15 Regioni costiere italiane, il 37% è risultato oltre i limiti di legge in termini di inquinamento microbiologico. Nel complesso, nei mari del Belpaese, più di un punto su tre è quindi inquinato. La percentuale, che equivale a un punto inquinato ogni 76 km di costa, è in crescita rispetto al 36% del 2023 e al 31% del 2022. A renderlo noto, l’associazione ambientalista Legambiente, attraverso le campagne Goletta verde e Goletta dei laghi 2024. Per quanto riguarda i bacini lacustri, su 129 campionamenti eseguiti in 39 laghi di 11 Regioni, il 33% è risultato oltre i limiti di legge, in aumento rispetto al 23% dell’anno scorso. Guardando a mari e laghi complessivamente, sui quasi 400 punti campionati in 19 Regioni, il 36% è quindi risultato “oltre il limite”. “Mare e laghi italiani non godono di ottima salute”. Così Legambiente titola il comunicato stampa con cui descr...
“Le emissioni antropiche di gas serra costituiscono una forma di inquinamento dell’ambiente marino”. È quanto ha stabilito il Tribunale internazionale del diritto del mare (Itlos), un organo indipendente delle Nazioni Unite, in un parere consultivo rilasciato il 21 maggio. Il parere non ha carattere vincolante, ma la decisione ha il potenziale per influenzare la giurisprudenza. In altre parole, la decisione potrà essere usata nei prossimi contenziosi climatici a qualsiasi livello per costringere i governi a migliorare le loro politiche contro la crisi climatica. Il parere arriva in risposta ad un gruppo di piccoli stati insulari particolarmente minacciati dal cambiamento climatico. L’aumento della concentrazione di CO2 in atmosfera comporta che una maggiore quantità reagisca con l’acqua marina, determinando un aumento dell’acidità degli oceani con conseguenze sulla vita marina e sugli equilibri degli ecosistemi assolutamente non t...
In Italia chi inquina il mare con scarichi non adeguatamente trattati può cavarsela semplicemente pagando un’esigua multa di 150 euro. A stabilirlo, è stata una recente pronuncia con cui la Cassazione si è espressa sul rilascio illecito di reflui nell’Adriatico. A Termoli, in Molise, diverse inchieste della magistratura hanno da tempo registrato l’immissione vicino costa di scarichi non depurati con “un carico contaminante costituito da un’elevata quantità di Escherichia coli, microrganismo di natura batterica proveniente dalle reti fognarie civili pericoloso per la salute umana”. L’impianto, secondo quanto attestato dalla Suprema Corte, veniva infatti reso funzionante solo quando l’agenzia molisana per il monitoraggio ambientale effettuava i campionamenti. Per il tempo restante i reflui venivano invece immessi direttamente in mare senza depurazione. Nonostante la gravità dei fatti, i responsabili rimarranno impun...
In un’udienza storica, le piccole nazioni insulari colpite in modo sproporzionato dalla crisi climatica hanno in un certo senso affrontato i Paesi che rilasciano più emissioni di gas serra. Un caso di giustizia climatica unico nel suo genere che ha avuto luogo presso il tribunale di Amburgo, in Germania. Le nazioni ricorrenti – tra cui Bahamas, Tuvalu, Vanuatu, Antigua e Barbuda – nel dettaglio, hanno chiesto al Tribunale internazionale per il diritto del mare di stabilire se le emissioni di anidride carbonica assorbite dall’ambiente marino possano essere considerate inquinamento. Essendo uno dei maggiori serbatoi di carbonio del pianeta, l’oceano assorbe infatti il 25% delle emissioni di anidride carbonica, cattura il 90% del calore generato da tali emissioni e produce metà dell’ossigeno mondiale. Tuttavia, l’anidride carbonica in eccesso prodotta dalle attività industriali ha già causato non pochi squilibri, tra cui unR...
La qualità del mare italiano è ancora fortemente compromessa da cemento illegale, inquinamento, maladepurazione e pesca di frodo. Nel solo 2022, sono infatti ben 19.530 i reati ambientali registrati lungo il litorale dello Stivale, il 3,2% in più rispetto all’anno precedente. Ad attestarlo è il rapporto annuale di Legambiente, “Mare Monstrum“, che traccia una nitida fotografia dei principali fenomeni di aggressione al patrimonio naturale delle aree costiere, registrando come quasi la metà dei reati ambientali siano stati consumati, ancora una volta, nelle regioni a tradizionale insediamento mafioso. Il ciclo illegale del cemento (occupazioni di demanio marittimo, cave illegali, illeciti negli appalti per opere pubbliche, abusivismo edilizio), da solo, rappresenta il 52,9% dei reati ambientali (10.337) registrati nel 2022. Seguono diversi fenomeni d’illegalità – dalla maladepurazione allo smaltimento dei rifiuti – con 4.7...