Deforestazione
Più del 30% dell’attuale superficie totale dell’Ecuador è stata impattata dall’attività umana, e gran parte di questa perdita è avvenuta a spese della foresta amazzonica, questo il riassunto di un lungo rapporto prodotto dalle ONG ambientaliste ecuadoriane EcoCiencia e MapBiomas Ecuador insieme ad altri ricercatori indipendenti. La ricerca registra anche la riduzione dei ghiacciai e i cambiamenti della copertura del suolo innescati dall’espansione di attività capitalistiche come l’agricoltura, la silvicoltura e l’estrazione mineraria e petrolifera che hanno interessato il Paese dalla costa alle Ande. I ricercatori hanno analizzato e confrontato le immagini satellitari scattate tra il 1985 e il 2022, constatando che l’Ecuador ha perso 1,16 milioni di ettari di copertura naturale del suolo durante questo periodo. Per comprendere l’ordine di grandezza, si tratta di un’area grande un po’ più dell...
La deforestazione nell’Amazzonia brasiliana sta scendendo per l’ottavo mese consecutivo. I dati, pubblicati dall’Istituto nazionale di ricerca spaziale (INPE) del Brasile, evidenziano come a novembre il disboscamento sia stato pari a 201 chilometri quadrati, con una perdita cumulativa che negli ultimi 12 mesi ammonta a 5.206 chilometri quadrati, il 51% in meno rispetto alla cifra annotata durante lo scorso anno nello stesso periodo. Da gennaio 2023 la deforestazione ha raggiunto i 4.977 chilometri quadrati, segnando una riduzione importante rispetto allo scorso anno. Certo, la superficie di foresta continua quindi a diminuire, ancora preda di aziende del legname e delle materie prime che la abbattono, ma il ritmo è fortemente sceso grazie alle nuove misure di protezione messe in campo dal governo brasiliano, primo passo verso un’inversione di tendenza che ora appare possibile; anche alla luce dell’impegno del presidente Lula di stroncare del tutto le...
Carne, caffè, cioccolato, olio di palma e legname sono tra i prodotti che finiranno al centro dei controlli previsti dal regolamento approvato dall’Europarlamento
Riuscire a raggiungere l’obiettivo di ripristinare 12 milioni di ettari di vegetazione autoctona brasiliana entro il 2030, come stabilito dall’accordo di Parigi sul clima, non sarà un’impresa semplice, soprattutto in assenza di un programma governativo solido che vada in questa direzione. Tuttavia è grazie al prezioso lavoro dei raccoglitori di semi, che hanno scoperto che piantarli al posto degli alberelli rende il processo di rimboschimento più efficiente e solido, che la speranza di arrivare alla meta è ancora viva. Una tecnica che gli indigeni hanno dimostrato essere la più adatta per aiutare i giovani alberi a sopravvivere alla siccità e sfruttare al meglio lo spazio a disposizione: seminare permette infatti di piantare circa dieci volte più alberi per ettaro rispetto all’utilizzo delle piantine, dimezzando i costi. Gli sforzi dei raccoglitori di semi si stanno concentrando soprattutto nella zona del Cerrado, un territorio...
Più o meno un anno fa, il 15 giugno 2022, venivano ritrovati i corpi senza vita del giornalista del Guardian, Dom Phillips, e di Bruno Pereira, l’esperto brasiliano dell’ente di protezione dei popoli indigeni. Erano scomparsi una decina di giorni prima nella valle del Yavarí, nella foresta amazzonica, durante un viaggio per indagare sullo sfruttamento della foresta e sulle crescenti minacce a cui sono sottoposte le popolazioni indigene. Brasile, il giornalista Dom Phillips e l’attivista Bruno Pereira uccisi mentre indagavano sullo sfruttamento illegale dell’Amazzonia A un anno di distanza, le loro uccisioni sembrano essere sempre più collegate agli interessi di gruppi dediti ad attività illegali su cui i due stavano indagano. La valle del Yavarí – uno dei luoghi più isolati del pianeta, una riserva di 85mila chilometri quadrati coperta dalla foresta amazzonica, senza strade, dove ci si sposta navigando il fiume e al c...