Equità

Dopo mesi di rinvii, ritardi e tentativi di ostruzionismo, arriva in aula lo ius scholae. Prende il via oggi la discussione alla Camera sul testo di riforma della legge 91/92, che regola l’acquisizione della cittadinanza italiana. Prevede che possa chiedere di diventare cittadino italiano il minore nato in Italia da genitori stranieri purché abbia frequentato per 5 anni uno o più cicli scolastici presso istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione. La possibilità è estesa anche ai minori non nati in Italia ma che abbiano fatto ingresso nel paese entro i 12 anni di età. La cittadinanza si potrà acquisire con una dichiarazione di volontà entro il compimento della maggiore età. Dovrà essere uno dei genitori a farne richiesta. Il testo è stato chiuso nella serata di ieri, con l’introduzione di qualche novità: in particolare, se il ciclo scolastico di cinque anni è quello delle elementari non si richiede sol...

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La Corte Suprema boccia all'unanimità il piano di deportazioni in Ruanda Aggiornamento 16 novembre 2023: Mercoledì 15 novembre la Corte Suprema del Regno Unito ha dichiarato illegale il piano del governo britannico che prevede l’invio forzato di richiedenti asilo in Ruanda, in attesa che la loro domanda fosse valutata. La sentenza conferma quanto stabilito dalla Corte d’Appello, secondo cui ci sarebbe stato il rischio di esporre le persone trasferite in Ruanda a gravi violazioni dei diritti umani. In base al principio di “non respingimento”, una persona che richiede asilo non può infatti essere mandata indietro nel suo paese d’origine, se ciò mette a rischio la sua incolumità. La Corte Suprema ha perciò deciso all’unanimità che la scelta del Ruanda non fornisse standard adeguati di sicurezza e rispetto dei diritti umani, sia per quanto riguarda la legge britannica sia per il diritto internazionale. La sentenza non v...

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  Il conflitto degli ultimi giorni in Ucraina, la cui sovranità è ora ostaggio delle bombe russe, ha costretto centinaia di migliaia di persone a fuggire per cercare riparo nei paesi circostanti. Di fronte alla crisi umanitaria in corso ai suoi confini, l’Unione Europea si è detta pronta a dare una risposta comune, con una serie di azioni volte in primo luogo  ad assicurare la sicurezza degli esuli. La prima prevede uno stanziamento a favore degli Stati europei limitrofi: Polonia, Ungheria, Slovacchia e Romania, verso cui sono diretti i profughi. Somme destinate a coprire aiuti umanitari verranno elargite anche all’Ucraina stessa per far fronte agli sfollati interni. Accanto ai contributi economici si discute dell’istituzione di una “piattaforma di solidarietà” europea, per coordinare le operazioni in collaborazione con le agenzie comunitarie, l’Agenzia europea per l’asilo e Frontex, che si occuperà di tutti g...

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di Rita Cantalino Ioane Teitiota è un uomo originario dell’isola di Tarawa, nella Repubblica di Kiribati, sulla mappa un puntino al centro del Pacifico che rappresenta una piccola costellazione di atolli corallini e isolette. Un paradiso di spiagge bianche e mare cristallino le cui isole sono le prime in tutto il pianeta, ogni giorno, a vedere l’alba, le prime a festeggiare ogni nuovo anno, ma che potrebbero presto scomparire perché il mare le sta inghiottendo.  Per questo, nel 2015 Teitiota ha deciso di andarsene. L’erosione della costa stava rendendo casa sua invivibile: i terreni si stavano salinizzando, coltivare o allevare animali era impossibile perché l’acqua dolce era sempre di meno. Con l’acqua diminuiva anche la terra su cui poggiare i piedi, avere una casa, vivere: il mare si stava mangiando tutto, facendo crescere il malcontento e, con esso, un clima di violenza dovuto alla scarsità di terreni.  Teitiota va in...

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L'invasione russa dell'Ucraina ha suscitato indignazione internazionale e un sentimento di comprensibile e condivisibile compassione verso la popolazione aggredita e minacciata dai bombardamenti. In tutta Europa, e non solo, i paesi hanno aperto le proprie frontiere per accogliere richiedenti asilo e rifugiati ucraini. Leggi anche >> In fuga dall’Ucraina: prima i bambini, poi le donne e gli uomini bianchi e alla fine gli africani La decisione unanime dei 27 Stati membri dell'Unione Europea (UE) di invocare la Direttiva 55 del 2001 sulla protezione temporanea, adottata oltre venti anni fa all'indomani del conflitto nell'ex Jugoslavia, ha dato ai cittadini ucraini (ponendo un limite, però, a quelli di altre nazionalità provenienti dal paese dell'Europa orientale) l'accesso a vari servizi sociali come l'alloggio, l'istruzione e l'assistenza sanitaria sburocratizzando il laborioso processo di asilo di ciascuna nazione. La risposta alla crisi scoppiata il 24 febbraio s...

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