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- Il raccolto di pomodori in India è stato danneggiato dagli eventi climatici estremi.
- La scarsa disponibilità di pomodori nei mercati indiani ha fatto lievitare i prezzi del 400 per cento rendendoli inaccessibili.
- Anche McDonald’s ha tolto i pomodori dai menu nei punti vendita del Paese.
In India i pomodori sono un alimento base della cucina, ma per le famiglie a medio e basso reddito del Paese sono diventati un alimento inaccessibile perché in questo momento costano più della benzina.
In India, la scarsa disponibilità di pomodori dovuta al clima fa aumentare esponenzialmente il prezzo
I prezzi nei mercati dell’India nelle ultime settimane sono aumentati del 400 per cento e oltre, passando da 40 a più di 160 rupie al chilo, ovvero da 0,44 a 1,74 euro, e, secondo alcuni, potrebbero arrivare anche a 200 rupie (2,18 euro). La causa dell’aumento dei costi è la scarsa disponibilità dell’ortaggio, in particolare nel nord, sud ed est del Paese, dovuta a sua volta al clima impazzito, con le ondate di caldo prima e con le abbondanti piogge poi, che hanno devastato i raccolti. Negli scorsi mesi, l’insolito aumento delle temperature aveva causato lo svilupparsi di una malattia fungina che aveva compromesso parte dei raccolti. A fare il resto ci si sono messe le piogge straordinarie e le alluvioni delle ultime settimane.
Anche McDonald’s toglie i pomodori dai menu indiani
Persino un colosso come McDonald’s ha dovuto eliminare i pomodori dal proprio menù a causa della scarsa disponibilità avvisando la clientela con cartelli presso i punti vendita del Paese. Si stanno registrando anche furti di pomodori ai danni degli agricoltori e dei commercianti.
Anche i raccolti di cipolle, zenzero, peperoncini sono stati compromessi dal clima e si sta osservando un aumento di prezzi per questi prodotti. Il paradosso è che solo qualche mese fa i coltivatori di pomodori di alcune località centro-occidentali dell’India avevano scaricato i raccolti di pomodori per strada protestando contro il prezzo troppo basso degli ortaggi.