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Il Cile conserva, nel proprio sottosuolo, alcune tra le più grandi riserve al mondo di litio, materiale fondamentale per la transizione ecologica e quindi sempre più ricercato. L’estrazione di tale materiale, che ha subito un’impennata negli ultimi anni, sta tuttavia causando il cedimento del Salar de Atacama, il grande lago salino situato nella regione di Antofagasta, nel nord del Paese. A scoprirlo sono stati alcuni ricercatori dell’Università del Cile, che hanno rilevato come l’estrazione della salamoia, ricca di litio, stia prosciugando le falde acquifere e causando lo sprofondare del lago alla preoccupante velocità di 1 o 2 centimetri all’anno.
Il Cile è il secondo produttore di litio al mondo e, con l’avanzare della “transizione ecologica” e dunque con l’aumento della richiesta di batterie al litio, l’estrazione di questo materiale procede a ritmi sempre maggiori. Questo, inevitabilmente, comporta conseguenze irreversibili sull’ambiente. Attraverso l’impiego di dati raccolti tra il 2020 e il 2023 dai satelliti SAOCOM-1, appartenenti alla Commissione Spaziale per gli Studi Spaziali argentina, i ricercatori dell’Università del Cile hanno infatti osservato come il suolo al di sotto del Salar de Atacama stia progressivamente cedendo. L’abbassamento è dovuto, in particolare, alla perdita di acqua sotterranea, che causa il compattarsi delle falde e, di conseguenza, il venir meno della loro porosità e permeabilità, fattore che scatena lo sprofondare della superficie. A causare tutto ciò sono le attività minerarie di estrazione dell’acqua: il litio viene infatti ottenuto per evaporazione, processo che causa un notevole abbassamento del livello di acqua nelle falde sotterranee. Secondo uno studio del 2019, citato dai ricercatori cileni, il livello dell’acqua sotterranea è diminuito di 10 metri negli ultimi 15 anni.
Francisco Delgado, ricercatore presso il Dipartimento di Geologia dell’Università del Cile e principale autore dello studio, ha riferito che «La subsidenza [l’abbassamento del terreno, ndr] dovuta a cambiamenti irreversibili della permeabilità può essere un problema molto serio». In merito alla subsidenza, Delgado ha spiegato che «In Cile, fortunatamente, non abbiamo questo problema su larga scala e, in via preliminare, riteniamo che ciò sia dovuto al fatto che la densità di popolazione e il pompaggio delle acque sotterranee avvengono a tassi molto bassi rispetto ai luoghi citati in precedenza. Tuttavia, le misurazioni indicano che nel Salar de Atacama il pompaggio di salamoia ricca di litio avviene a un tasso superiore rispetto alla ricarica delle falde acquifere».
A subire le conseguenze della drastica modificazione dell’ambiente sono le popolazioni indigene che vivono nei pressi del Salar di Atacama, le cui risorse idriche vengono in questo modo lentamente prosciugate. Nell’aprile di quest’anno, proprio con l’intento (dichiarato) di tutelare le comunità locali, il presidente Boric ha annunciato l’intenzione di nazionalizzare le riserve di litio del Paese. Sarà tuttavia necessario ancora tempo per verificare se politiche di questo genere possano effettivamente portare risultati.
[di Valeria Casolaro]