ValigiaBlu

Queste persone non erano nelle condizioni di essere salvate. Ma davvero, in coscienza, c’è qualcuno che ritiene che il governo abbia volutamente fatto morire 60 persone? Cerchiamo di essere seri. La questione è semplice nella sua tragicità. Non è arrivata alcuna comunicazione di emergenza da Frontex. Non siamo stati avvertiti. Nulla di questa vicenda ha a che fare i provvedimenti del governo con le ONG.  Ha impiegato una settimana la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per commentare la strage di Cutro, in Calabria, il naufragio più grave dal 2013 sulle coste italiane che ha provocato finora la morte accertata di 72 persone, tra cui 28 minori, e una quarantina di dispersi. E lo ha fatto facendo muro su chi chiama in causa le responsabilità delle autorità italiane nella opaca dinamica della catena di soccorso e chi chiede le dimissioni del ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, non solo per le sue parole di rara disumanità sub...

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Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Sembrava una notte tranquilla nei dintorni della centrale idroelettrica di Kakhovka, in Ucraina. Poi all’improvviso un boato e il suono dell’acqua che scorre. “Siamo ormai abituati ai forti boati e così non ho pensato che fosse qualcosa di grave”, ha detto una abitante della città della sponda meridionale di Nova Kakhovka. In pochi minuti l’acqua ha iniziato a scorrere attraverso una breccia. E ben presto il passaggio che attraversa il fiume Dnipro è stato spazzato via. La diga costruita dall’URSS nel 1956, importante fonte d’acqua per la penisola di Crimea annessa alla Russia, per l’agricoltura della regione e per il raffreddamento dei reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia, non esisteva più mentre una massiccia ondata d’acqua iniziava a dirigersi verso valle, provocando una catastrofe...

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Nessun dietrofront. Il Memorandum di intesa Italia Libia sui migranti rinnovato per altri tre anni Aggiornamento 2 novembre 2022: Il dietrofront alla fine non c’è stato. Da oggi, mercoledì 2 novembre, si rinnova per altri tre anni il Memorandum di intesa sulla migrazione tra Italia e Libia. Siglato il 2 febbraio del 2017, sotto il governo Gentiloni, l’articolo 8 prevede che il Memorandum abbia validità triennale e sia tacitamente rinnovato alla scadenza per un periodo equivalente, «salvo notifica per iscritto di una delle due parti contraenti, almeno tre mesi prima della scadenza del periodo di validità (il 2 novembre di quest’anno, ndr)». L’esecutivo Draghi prima e ora quello Meloni non hanno chiesto di rivedere l’intesa. Di qui il rinnovo automatico. Nel Memorandum d'Intesa del 2017 si afferma che l’Italia si impegna a finanziare i centri di accoglienza in Libia e la formazione del personale libico. Ma come ricostruisc...

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È un terribile déjà vu. Un nuovo naufragio in acque internazionali che porta con sé le dinamiche di sempre: assurdi tentennamenti e contenziosi tra Stati che poi si traducono in ritardi nelle operazioni di soccorso e salvataggio. Sono passate 30 ore infatti, tra la segnalazione di Alarm Phone (call center che segnala emergenze in mare gestito dalla ONG Watch The Med), nella notte dell’11 marzo, e l’intervento delle autorità italiane, dopo l’indisponibilità e i silenzi delle autorità marittime libiche e maltesi. Il bilancio è drammatico: 17 superstiti, 30 dispersi nel mare freddo di marzo.  6⃣ Il bilancio drammatico sui 47 Naufraghi: trenta ore dopo l'🆘 AlarmPhone 17 superstiti 30 dispersi Il tempo trascorso: il contenzioso con gli altri Stati (sapendo in partenza che Libia, Malta e Grecia sono storicamente inaffidabili n.d.r) Il comunicato Guardia Costiera⚓️🇮🇹 pic.twitter.com/NN3l...

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Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Che limitare l’aumento delle temperature globali entro 1,5°C, come stabilito nell’accordo di Parigi del 2015, sia una missione impossibile senza la transizione dai combustibili fossili all’energia pulita non è certo più una notizia. È un passaggio ormai dato per assodato da studi e rapporti di panel di esperti e studiosi ed è una informazione acquisita anche dai governi. Fa notizia, però, se ad affermarlo è una compagnia petrolifera. La scorsa settimana Shell ha pubblicato gli “Scenari di sicurezza energetica”, una nuova serie di scenari in cui la compagnia petrolifera e del gas immagina come possa cambiare il sistema energetico globale nel corso del secolo. Tra le righe del rapporto – osserva Carbon Brief che ha analizzato in profondità lo studio – si legge chiaramente che rimanere al di sot...

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