ValigiaBlu

Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. I cittadini hanno diritto a un ambiente sano? In Montana sì, per Costituzione. L’articolo II della Costituzione dello Stato recita infatti: “Lo Stato e ogni persona devono mantenere e migliorare un ambiente pulito e sano in Montana per le generazioni presenti e future”. Sedici giovani, dai 5 ai 23 anni, supportati Our Children's Trust, un'organizzazione no-profit di advocacy con sede a Eugene, in Oregon, si sono appellati a questo articolo per fare causa allo Stato che ha anteposto gli interessi dell'industria dei combustibili fossili e ha violato il diritto costituzionale a un “ambiente pulito e sano”. Se dovessero vincere, il caso potrebbe diventare un precedente anche negli altri Stati dove sono state presentate cause simili. La causa “Held vs. Montana” prende il nome da Rikki Held, la figlia di un allevatore che a c...

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Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. “La mia generazione ha tradito quella di Greta Thunberg”. Le parole sono di Pete Betts, “una leggenda della diplomazia climatica e delle Conferenze delle Nazioni Unite sul clima”, come l’ha definito Simon Sharpe, ex funzionario pubblico britannico, nel suo recente libro Five Times Faster.  Considerato che Betts è stato per dieci anni direttore internazionale per il clima e l'energia del governo britannico, negoziatore principale alle COP per l'Unione Europea e per il Regno Unito alle Nazioni Unite sul clima e ha gestito finanziamenti internazionali per il clima per un valore di circa 3,5 miliardi di euro, le sue parole sono più di un’amara constatazione personale, sono un messaggio politico che chiama in causa la comunità internazionale. Suonano quasi come un’ammissione del fallimento collettivo di una generazio...

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Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Un nuovo rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP), “Turning off the Tap: How the world can end plastic pollution and create a circular economy” (“Chiudere il rubinetto: come il mondo può porre fine all'inquinamento da plastica e creare un'economia circolare sostenibile”), ha tracciato una tabella di marcia per ridurre drasticamente l'inquinamento da plastica. Secondo il rapporto – che delinea l'entità e la natura dei cambiamenti necessari per creare un'economia circolare sostenibile, rispettosa dell'uomo e dell'ambiente – l'inquinamento da plastica potrebbe essere ridotto dell'80% entro il 2040 se i paesi e le aziende utilizzassero le tecnologie esistenti per apportare cambiamenti significativi alle politiche e al mercato. Plastic pollution could reduce by 80% by 2040 if governments and compan...

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La tribù aborigena degli Jagalingou in Australia, le comunità indigene delle Filippine e dell’Amazzonia brasiliana e colombiana. Un articolo di DW ha raccontato come questi gruppi stanno lottando per la conservazione dei loro territori. In tutto il mondo, le popolazioni indigene devono lottare per i loro diritti fondamentali. La difesa dei loro diritti coincide con una migliore protezione dell'ambiente e del clima. Sebbene però siano considerate custodi delle risorse naturali, le tribù indigene spesso devono affrontare repressioni, discriminazioni e razzismo di massa. E pagano con la vita. Tra il 2012 e il 2021, gruppi e organizzazioni per i diritti umani hanno documentato la morte di oltre 1.700 difensori dell'ambiente e delle loro terre in circa 60 paesi. Secondo i dati pubblicati dall'organizzazione ambientalista e per i diritti umani Global Witness, oltre il 35% delle persone uccise erano indigeni. Al centro dei conflitti ci sono spesso grandi proge...

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Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Si chiama “La Giusta Causa”. È la campagna che promuove l’iniziativa legale che ReCommon e Greenpeace e dodici cittadini italiani – provenienti da aree già colpite dagli impatti dei cambiamenti climatici, come l’erosione costiera dovuta all’innalzamento del livello del mare, la siccità, la fusione dei ghiacciai – hanno presentato contro ENI, la prima del suo genere contro una società di diritto privato in Italia. Le due organizzazioni e i cittadini coinvolti hanno intentato una causa civile alla società energetica “per i danni subiti e futuri, in sede patrimoniale e non, derivanti dai cambiamenti climatici a cui ENI ha significativamente contribuito con la sua condotta negli ultimi decenni, pur essendone consapevole”. Insomma, secondo ReCommon e Greenpeace, sebbene ENI fosse consapevole sin dal...

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