impianti sciistici
Con un provvedimento pubblicato a pochi giorni dalle elezioni, il governo Meloni ha stanziato altri 230 milioni di euro di fondi pubblici (dopo i 200 dello scorso anno) a beneficio di nuovi impianti di risalita e per i sistemi di innevamento artificiale delle piste da sci. La decisione non solo contrasta con quanto denunciato da molti anni da comitati e comunità montane che denunciano come lo sci di massa sia nocivo per i territori dal punto di vista sociale e ambientale, ma anche con quanto recentemente messo nero su bianco dalla Banca d’Italia nel 2022 che, in un rapporto, spiegò come l’innevamento artificiale (e la pratica dello sci alpino) non siano più sostenibili dal punto di vista economico a causa della sempre minore presenza di precipitazioni nevose a causa del surriscaldamento. Inoltre l’innevamento artificiale è causa di grande consumo idrico e di inquinamento dei territori a causa delle sostanze chimiche utilizzate nella produzione dell...
A Madonna di Campiglio, in provincia di Trento, 2,7 ettari di bosco, in cui svettano faggi, pini, abeti e lecci, verranno spazzati via per provvedere all’allargamento di una delle 44 piste da sci del comprensorio. Le Funivie Madonna di Campiglio spa, società che controlla impianti sciistici dell’area ovest del Trentino, un mese fa ha infatti depositato all’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente (APPA) la documentazione concernente la sistemazione e l’ampliamento della pista “Poza Vecia”, che vedrà un aumento di superficie di 32.520 mq. Le operazioni di disboscamento coinvolgeranno, in parte, il Parco Naturale Adamello Brenta, sito all’interno di un area classificata come riserva controllata e habitat non prioritario. Contestualmente, si procederà a innevare artificialmente l’area. In seguito alla presentazione del progetto “Sistemazione e allargamento con completamento impianto di innevamento progra...
Nella Città Metropolitana di Bologna sta andando avanti la battaglia del comitato “Un altro Appennino è possibile” finalizzata a fermare la costruzione di una nuova seggiovia nel comprensorio sciistico del Corno alle Scale. Finora, grazie a una campagna di sottoscrizioni popolari sono stati già raccolti oltre 12mila euro per coprire le spese necessarie a presentare l’appello al Consiglio di Stato contro la Regione Emilia-Romagna. Un nuovo tentativo legale, quindi, dopo che il Tribunale amministrativo di Bologna aveva respinto un primo ricorso presentato dalle associazioni. Il progetto che si vuole bloccare ha un valore di 6,7 milioni di euro e prevede la realizzazione di “una nuova seggiovia quadriposto” al posto di un precedente impianto e della sciovia “Cupolino” già da tempo inutilizzata. «Quello che contestiamo è il fatto che ci troviamo di fronte a una grande infrastruttura che verrà realizzata in un̵...
Se c’è un comparto in cui l’impatto dei cambiamenti climatici è visibile a occhio nudo è quello dei comprensori sciistici, in cui la “materia prima”, ovvero la neve naturale, scarseggia sempre di più, fin quasi a scomparire man mano che l’altitudine si abbassa. Per tentare di limare gli effetti di un problema strutturale che evidentemente non si riesce a curare alla radice, il governo italiano – secondo la solita logica dei “pacchetti d’aiuti” e dei “fondi speciali” – continua a elargire fondi a privati in difficoltà per nuovi impianti di innevamento artificiale. L’esecutivo ha infatti già stanziato a tal fine ben 147 milioni di euro, in particolare per la costruzione di vasche di approvvigionamento idrico, per il rinnovamento degli impianti a fune e per la realizzazione di grandi mucchi di neve tecnica, utili a iniziare in anticipo la stagione invernale. E, mentre le strategie p...