inquinamento atmosferico
Dopo circa 30 anni che si cerca di eliminare gradualmente gli idroclorofluorocarburi, gas nocivi che riducono lo strato di ozono e riscaldano il pianeta, i ricercatori hanno rilevato per la prima volta un calo significativo dei livelli di tali sostanze nell’atmosfera e una conseguente riduzione del potenziale di riduzione dello strato di ozono: lo riporta una nuova ricerca condotta da scienziati dell’Università di Bristol e pubblicata sulla rivista scientifica Nature. Gli autori hanno spiegato che le concentrazioni globali di tali gas hanno a raggiunto il picco nel 2021 – cinque anni prima del previsto – e che da allora è stato registrato un declino che rappresenta una “pietra miliare” significativa per bloccare le pericolose radiazioni solari ultraviolette. «Questa è una notevole storia di successo che mostra come le politiche globali stiano proteggendo il pianeta», ha commentato Veerabhadran Ramanathan, uno scienziato del c...
Una nuova ricerca ha fatto chiarezza sul ruolo giocato dagli allevamenti intensivi nel determinare la pessima qualità dell’aria in Lombardia. Lo studio, pubblicato su Environmental Impact Assessment, specifica che l’allevamento di bovini e suini potrebbe aumentare anche di oltre il 25% l’inquinamento atmosferico locale. Secondo i risultati dell’analisi, in particolare, un aumento di 1000 unità di bestiame, corrispondente rispettivamente all’1% e allo 0,3% della popolazione media di bovini e suini in una data unità di area, provoca un corrispondente aumento giornaliero delle concentrazioni di ammoniaca e polveri sottili PM10. L’aumento è risultato più marcato nel caso degli allevamenti bovini, ovvero, +0,26 microgrammi su metro cubo (μg/mc) per l’ammoniaca e +0,29 μg/mc per il PM10, contro i +0,01 e +0,04 μg/mc registrati per i suini. Un dato di particolare rilievo, specie se guardato nell’attuale co...
Mercoledì 13 marzo, la Commissione Europea ha avviato un nuovo procedimento nei confronti dell’Italia, attraverso cui, evidenziando l’inosservanza della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea emessa nel 2020, potrà decidere di deferire Roma alla Corte, con la richiesta di irrogare sanzioni pecuniarie. La procedura di infrazione arriva per il mancato rispetto degli obblighi sulla qualità dell’aria e dà all’Italia due mesi di tempo per rispondere e colmare le lacune che sono state rilevate. Il procedimento avviato ieri si aggiunge al deferimento dello scorso giugno relativo al mancato rispetto della direttiva sulle acque reflue, lanciato dalla Commissione perché, nonostante i passi avanti, essa riteneva che gli sforzi portati avanti dalle autorità italiane fossero ancora “insufficienti” per far fronte al problema dell’inquinamento delle acque. Il procedimento nei confronti dell’Italia è...
Martedì 20 febbraio il Consiglio dell’Unione Europea e il Parlamento Europeo hanno raggiunto un accordo per imporre limiti più stringenti sulla qualità dell’aria, con il quale si punta a dimezzare le sostanze inquinanti entro il 2030. Esso deve ancora venire confermato in via ufficiale da entrambe le parti e mira a compiere un primo importante passo verso l’obiettivo zero emissioni entro il 2050. Cionondimeno all’interno dello stesso accordo sono presenti non poche deroghe, che possono arrivare un allungamento dei tempi di adeguamento ai nuovi standard fino a dieci anni per tutte quelle aree “in cui la conformità con le direttive entro la data di scadenza si proverebbe irraggiungibile a causa di condizioni climatiche e orografiche specifiche, o dove le necessarie riduzioni possono essere ottenute solo con un impatto significativo sui sistemi di riscaldamento esistenti”, tra cui puntualmente figura il Nord Italia e, logicamente, la...
Domenica 18 febbraio la società svizzera IQAir ha pubblicato un rapporto sulla qualità dell’aria in varie città nel mondo, stilando una classifica di quelle in cui essa risulta più inquinata, nella quale Milano è comparsa terza sotto alle sole Chengdu in Cina e Lahore in Pakistan. La lista ha suscitato parecchio clamore, entrando rapidamente di diritto tra i temi più dibattuti del momento; il Sindaco Beppe Sala, interrogato dai giornalisti, ha fornito una risposta scocciata e sbrigativa sulla questione, chiedendo retoricamente ai suoi stessi intervistatori chi conducesse questo tipo di analisi, per sottolineare l’inaffidabilità dei dati provenienti da enti privati e invitare a fidarsi dei dati ufficiali. Effettivamente pare difficile immaginare che Milano possa collocarsi sul podio delle città con la peggiore qualità di aria al mondo, sopra a grandissimi centri come Nuova Dehli; ciò non toglie tuttavia che la classifica forn...