ambiente

In Sardegna è ufficialmente partita la raccolta firme per fermare i progetti di parchi eolici e fotovoltaici nell’isola in assenza di un adeguato piano energetico regionale. A lanciarla è stato il “Comitato per il No”, che punta ad ottenere presto le 10mila firme necessarie per portare i cittadini a un referendum consultivo. Protagonisti dell’iniziativa sono, nello specifico, l’avvocato Michele Pala, promotore responsabile, e il medico di Arzachena Pietro Satta, referente per la Gallura. «Volete voi che il paesaggio sardo, terrestre e marino, sia modificato con l’installazione sul terreno e in mare di impianti industriali eolici e/o fotovoltaici per la produzione di energia elettrica?» si legge nel quesito al centro della raccolta firme, che il Comitato ha l’obiettivo di sottoporre al voto dei cittadini sardi. “Sono in corso in tutto il territorio dell’isola incontri di promozione del referendum e iniziative...

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In Thailandia, un recente sequestro di 48 lemuri e di oltre 1.200 tartarughe endemiche del Madagascar, in pericolo di estinzione, ha nuovamente messo sotto i riflettori la portata globale delle reti di traffico di animali selvatici. La riuscita dell’operazione è stata favorita da informazioni provenienti da un’indagine transnazionale congiunta tra le forze dell’ordine thailandesi e le organizzazioni internazionali anti-tratta che lavorano per smantellare le reti in Asia, Africa e Sud America. Tra gli animali confiscati vi erano lemuri dalla coda ad anelli, lemuri bruni comuni, tartarughe ragno e tartarughe radiate, tutti probabilmente destinati al commercio illegale di animali in Asia. La vicenda ha fatto luce anche sui limiti delle istituzioni nel contenere il fenomeno. Il governo del Madagascar, ad esempio, sotto ammissione della stessa Ministra dell’Ambiente malgascia, dovrebbe garantire una maggiore applicazione della legge, combattere la corruzione sis...

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Piantare ulivi contro l’esproprio indiscriminato e coattivo delle terre. Restituire alla terra le piante estirpate dagli interessi delle aziende. Le radici come emblema della lotta. Questo il senso dietro la sollevazione popolare nata spontaneamente nel giro di poche ore nelle campagne di Selargius, in Sardegna, rinominata sin da subito “la rivolta degli ulivi”. Qui, sabato scorso, un cittadino è stato vittima di un esproprio coattivo. Si era rifiutato di vendere le proprie terre a Terna, l’azienda incaricata di effettuare i lavori per la messa in funzione del Tyrrhenian Link, il lungo cavo che collegherà la Sardegna alla penisola per trasportare l’energia elettrica prodotta dall’eolico sull’isola. In tutta risposta, l’azienda ha iniziato a estirpare gli ulivi piantati sui terreni in modo coatto. La reazione del territorio è stata immediata: un centinaio di persone si sono trovate sul posto, per impedire all’azienda d...

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Negli Stati Uniti, per il secondo anno di fila, si è indebolita la pressione degli azionisti delle grandi multinazionali a favore di risoluzioni in difesa di ambiente e diritti sociali. In particolare, starebbe venendo meno il sostegno da parte dei grandi fondi finanziari ai cosiddetti criteri ESG di sostenibilità. A riportare questi dati, l’associazione di investimento responsabile ShareAction, la quale ha evidenziato che nel 2022 il supporto alla sostenibilità aziendale è stato in media di circa il 20%, ben al di sotto dei livelli del 2021. Nel 2024, solo due risoluzioni degli azionisti legate alle politiche ambientali hanno ricevuto il sostegno da parte dell’assemblea degli azionisti delle maggiori società statunitensi quotate in borsa. Entrambe le proposte hanno spinto le aziende a dare maggiori informazioni pubbliche sui loro sforzi per ridurre le emissioni di gas serra. In sostanza, salvo qualche caso sporadico, i grandi fondi finanziari sembr...

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Nel porto di Oristano, dove negli scorsi giorni è nato il presidio permanente contro il transito dei mezzi speciali che trasportano le pale eoliche, si sono registrati nella notte le prime tensioni con le forze dell’ordine. Un gruppo di persone si è infatti seduta per terra per impedire il transito dei camion che trasportano le componenti delle pale verso le zone dell’isola dove queste verranno poi installate, iniziativa che ha comportato l’immediato intervento della polizia, subito disposta in cordone a protezione dei mezzi in assetto antisommossa. «Le pale eoliche giganti stanno partendo verso territori da devastare nonostante la moratoria, tutti insieme possiamo fermarli» era stato l’appello, nei giorni scorsi, del Gruppo per la Tutela del Territorio Sardo (Gruttes), che ha dato il via all’iniziativa. Nelle scorse settimane, infatti, la Regione aveva dato il via libera a una moratoria che blocca ogni nuovo progetto di energia rinnova...

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