Allevamenti intensivi
Alla fine è deciso, l’UE ha ufficialmente risparmiato agli allevamenti intensivi misure più stringenti in materia di taglio delle emissioni inquinanti. In particolare, dalla revisione della direttiva sulle emissioni industriali, sono stati tenuti fuori gli allevamenti di bovini, mentre cambiano alcune soglie per quelli di suini e avicoli. La decisione sarà valida almeno fino al 2026, anno in cui la Commissione dovrà valutare se rivedere o meno la decisione. Nonostante le numerose critiche avanzate dal mondo ambientalista, l’accordo politico provvisorio è stato raggiunto martedì scorso dal Parlamento e dal Consiglio europei. Nel complesso, le nuove norme dovrebbero assicurare una migliore prevenzione e un miglior controllo dell’inquinamento derivante dalle emissioni dei grandi impianti agroindustriali, nonché la riduzione della produzione di rifiuti e l’ottimizzazione dell’uso di materie prime e di energia. Al riguardo, se...
In ben sette Paesi europei, dal 30 ottobre al 5 novembre, ha avuto luogo una settimana di azioni di protesta contro la nota catena di supermercati Lidl. L’accusa è di estrema crudeltà sugli animali, così come hanno evidenziato diverse indagini sotto copertura condotte negli ultimi anni. Negli allevamenti collegati al gigante della distribuzione, le inchieste hanno ad esempio rivelato la costante presenza di polli malati e deformi e, in generale, centinaia di milioni di capi avicoli che soffrono in modo sistematico in tutto il continente. Le manifestazioni si sono svolte in Regno Unito, Germania, Portogallo, Austria, Polonia, Svezia e Italia. A Milano e Bologna, gli esponenti dell’organizzazione Essere Animali hanno anche sponsorizzato la campagna europea #LidIChickenScandal, la quale chiede all’azienda di impegnarsi concretamente per eliminare le sofferenze dei polli nella sua filiera. Obiettivo primario delle organizzazioni che hanno partecipato a...