Solvay

Non sono bastate inchieste per inquinamento, processi per disastro ambientale, analisi che hanno rilevato Pfas nel sangue dei cittadini di Alessandria e persino lo stop delle produzioni imposto a giugno: dopo meno di un mese e mezzo il polo chimico Syensqo (ex Solvay) ha ricevuto l’autorizzazione dalla Provincia per riprendere la produzione e l’uso dello Pfas cC604, sostanza classificata tossica per l’uomo. A dare notizia sono l’assessore all’Ambiente del comune di Alessandria Giorgio Laguzzi – il quale ha spiegato che la decisione sarebbe stata presa sulla base di dati presentati dall’azienda e dalle analisi Arpa – e l’ex assessore Claudio Lombardi, il quale però ha denunciato che il tutto sarebbe avvenuto basandosi su «controlli ed attività svolti da un perito incaricato da Solvay». Immediata la reazione delle associazioni ambientaliste e del comitato Stop Solvay, il quale ha mandato una lettera di preoccupazio...

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Alti livelli di PFAS sono stati trovati nel sangue di tutti i 36 cittadini di Spinetta Marengo – Comune in provincia di Alessandria in cui sorge la Syensqo (ex Solvay), finita al centro di un processo per disastro ambientale – recentemente sottoposti a biomonitoriaggio. Nel 100% dei casi, infatti, risultano presenti concentrazioni superiori ai 2 nanogrammi per millilitro, soglia individuata come valore di riferimento dalla National Academies of Sciences e dal protocollo della Regione Piemonte, oltre la quale possono verificarsi effetti deleteri sulla salute umana. I 36 cittadini si sono sottoposti in maniera volontaria al test, promosso dalle associazioni Ànemo , Greenpeace Italia e Comitato Stop Solvay, nel mese di maggio. Le analisi, pagate di tasca propria dagli alessandrini, sono state effettuate da un laboratorio dell’Università tedesca di Aquisgrana. Un dato allarmante, dato che i PFAS sono sostanze altamente persistenti che possono causare molteplici...

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In seguito ai controlli eseguiti da Arpa Piemonte, che ha certificato il mancato rispetto dei limiti delle emissioni di Pfas nell’ambiente, la provincia di Alessandria ha mandato una doppia diffida a Syensqo – l’ex Solvay – imponendo il fermo delle produzioni per 30 giorni. La decisione è scattata dopo che nelle ultime settimane l’azienda è stata al centro di rilasci di schiume particolarmente gravi nel fiume Bormida e dopo indagini condotte già da anni sfociate in accuse per disastro ambientale colposo e che hanno portato a scoperte tutt’altro che rassicuranti, come il ritrovamento di Pfas nel sangue degli abitanti di Spinetta Marengo. «È tempo di una legge nazionale che vieti l’uso e la produzione di queste sostanze pericolose per tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini», ha commentato Greenpeace Italia. I Pfas sono un gruppo che raccoglie oltre 10.000 molecole sintetiche non presenti in natura, utili...

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Ha ufficialmente avuto inizio il processo davanti al Gup del Tribunale di Alessandria che vede il colosso della chimica Solvay alla sbarra per disastro ambientale colposo. Nella città piemontese è infatti ubicato il sito industriale dell’azienda che produce, tra le altre cose, le sostanze tossiche e persistenti PFAS. Lo scorso 6 maggio, all’udienza preliminare, oltre 250 parti civili si sono costituite davanti al giudice, incluse associazioni ambientaliste e istituzioni. Si parla di un’inchiesta molto ampia, che ha colpito nello specifico due ex dirigenti Solvay, Stefano Bigini, dal 2008 e fino al dicembre 2018 direttore di stabilimento, e Andrea Diotto, dal 1° gennaio 2013 direttore dell’Unità di produzione fluidi e dal 1° settembre 2018 direttore di stabilimento. Le difese depositeranno le loro memorie entro il 6 luglio, mentre è già stato stilato un primo calendario delle udienze che avranno luogo in autunno. Sotto al polo p...

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