Shell
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Che limitare l’aumento delle temperature globali entro 1,5°C, come stabilito nell’accordo di Parigi del 2015, sia una missione impossibile senza la transizione dai combustibili fossili all’energia pulita non è certo più una notizia. È un passaggio ormai dato per assodato da studi e rapporti di panel di esperti e studiosi ed è una informazione acquisita anche dai governi. Fa notizia, però, se ad affermarlo è una compagnia petrolifera. La scorsa settimana Shell ha pubblicato gli “Scenari di sicurezza energetica”, una nuova serie di scenari in cui la compagnia petrolifera e del gas immagina come possa cambiare il sistema energetico globale nel corso del secolo. Tra le righe del rapporto – osserva Carbon Brief che ha analizzato in profondità lo studio – si legge chiaramente che rimanere al di sot...
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. La maggiore intensità e frequenza dei fenomeni meteorologici estremi stanno provocando ormai a tutte le latitudini danni ingenti e purtroppo la morte di tante persone colte impreparate da eventi per i quali non eravamo preparati. Lo abbiamo visto anche in Italia, recentemente in Emilia-Romagna per ben due volte a distanza di poche settimane, e lo scorso settembre nelle Marche. Ma sistemi di allerta precoce e di migliore gestione degli effetti devastanti di questi eventi catastrofici possono salvare tante vite umane. Almeno stando a quanto riporta uno studio dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM). Alluvioni in Emilia-Romagna: un disastro annunciato e perché c’entra anche il cambiamento climatico Secondo il rapporto, nei paesi più esposti alle conseguenze della crisi climatica, inondazioni, tempeste e incendi hanno causato danni economic...
La Corte suprema di Londra ha deciso di dare voce alle continue violazioni di diritti umani perpetrate sugli abitanti delle coste del fiume Niger da parte della filiera locale della multinazionale petrolifera Shell. La decisione è stata presa a seguito delle denunce di oltre 13.000 agricoltori e pescatori delle comunità di Ogale e Billeper riguardo i danni causati dalla decennale e continua estrazione di petrolio nella repubblica nigeriana. La sentenza della Corte inglese prevede quindi l’inizio di un processo in cui però la controparte ha già dichiarato che “la Shell non ha intenzione di lasciare la Nigeria”, nonostante sia stata accertata dalle istituzioni la responsabilità dell’azienda nell’inquinamento del territorio dove opera. I danni ambientali e alla salute umana causati dallo sversamento di petrolio hanno tragicamente delineato una contaminazione dalle radici troppo profonde per poter essere ancora ignorata. Da oltre 60 an...
Con gli Stati UnitiIl governo promette oltre 360 miliardi di dollari di incentivi per l’energia pulita nell’ambito del Legge sulla riduzione dell’inflazione, le società energetiche stanno già preparando gli investimenti.È un’enorme opportunità e gli analisti prevedono che potrebbe aiutare barra USAemissioni di gas serra di circa il 40% entro il decennio. Ma nelle conversazioni con i leader del settore energetico negli ultimi mesi, abbiamo sentito che gli incentivi finanziari da soli non sono sufficienti per raggiungere l’obiettivo della nazione di raggiungere emissioni nette zero entro il 2050. Secondo alcuni leader del settore energetico, raggiungere l’obiettivo zero delle emissioni nette richiederà una maggiore pressione da parte dei regolatori e degli investitori e l’accettazione di tecnologie che solitamente non sono considerate la migliore soluzione alla crisi climatica. “Net-...
Il colosso petrolifero Shell ha vinto il ricorso contro la storica sentenza sul clima emessa da un tribunale olandese nel 2021. Il tribunale, in seguito alle accuse avanzate dalla ONG Milieudefensie, aveva ordinato alla multinazionale fossile di ridurre del 45% le proprie emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto ai livelli del 2019. Tuttavia, la corte d’appello ha stabilito che, sebbene Shell abbia una «responsabilità speciale» nel ridurre le proprie emissioni in quanto grande compagnia petrolifera, tale riduzione non può essere imposta come obiettivo legale specifico. Tre anni fa, un verdetto emesso da un tribunale de L’Aia, sede legale dell’azienda, aveva sancito come la politica sulla sostenibilità di Shell – che aveva stabilito una diminuzione delle emissioni del 20% entro il 2030 – fosse poco «concreta». Per questo motivo era stato imposto all’azienda di rispettare quanto stabilito dagli Accordi di Parigi...