colture
Non solo le biotecnologie, anche il sapere indigeno è in grado di sviluppare e conservare varietà colturali resistenti ai cambiamenti climatici. Ne sono la prova gli agricoltori indigeni Gurung del Nepal centrale, i quali stanno lavorando attivamente per far rivivere una varietà di miglio quasi dimenticata ma resistente alla siccità come poche altre. Si tratta del miglio a coda di volpe (Setaria italica), un cereale tradizionalmente coltivato come coltura di carestia poiché matura in un periodo dell’anno in cui gli agricoltori hanno già raccolto tutto il resto. «Il miglio a coda di volpe viene raccolto prima del monsone, tra giugno e luglio, quando le altre colture non crescono più. A differenza delle altre colture da reddito, ha però bisogno di molta meno acqua per crescere e richiede solo tre mesi per essere raccolto per il consumo», ha spiegato Bina Gurung, un contadino del piccolo villaggio di Ghopte impegnato nell’impre...