energia nucleare
Il Governo ha di recente pubblicato la Carta Nazionale delle Aree Idonee, dove vengono mostrati i cinquantuno siti ritenuti idonei ad ospitare il deposito di scorie nucleari di cui ogni Stato UE dovrebbe disporre. Per il momento, le aree individuate si limitano a sole sei regioni: Basilicata, Puglia, Lazio, Piemonte, Sardegna e Sicilia. Tuttavia, l’elenco dei siti potrebbe presto arricchirsi grazie ad una dibattuta nuova possibilità introdotta dall’esecutivo per enti locali e strutture militari. Questi potranno infatti auto-candidarsi per ospitare le scorie atomiche anche se, di fatto, verranno sottoposti ad una valutazione di idoneità solo successivamente. Il Lazio, con 21 siti individuati tutti nel viterbese, è la regione con il maggior numero di aree idonee, seguono Basilicata, Piemonte, Sardegna, Puglia e Sicilia. Tra tutti i siti, il Governo dovrà sceglierne uno soltanto. Ciononostante, la selezione sarà più complicata del previsto. Pochi...
Gli affari nucleari miliardari del “filantrocapitalista” Bill Gates sono sbarcati alla Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici, la COP 28, dove è stata firmata una dichiarazione per triplicare l’energia nucleare entro il 2050 (rispetto al 2020), così da raggiungere gli obiettivi di zero emissioni nette. Il magnate è da tempo impegnato nella progettazione di nuovi reattori nucleari per la produzione di energia pulita, attraverso una società che ha fondato nel 2008, Terra Power, la cui prima centrale è stata collocata a Kemmerer, una cittadina del Wyoming con meno di 3mila abitanti. L’obiettivo dell’imprenditore miliardario è quello di “salvare il pianeta” dal riscaldamento globale, promuovendo la transizione energetica, attraverso nuove fonti di energia pulita. Con questo obiettivo, il fondatore di Microsoft non ha esitato a influenzare le politiche governative promuovendo la sua visione sull’energia...
Tra i 350 e i 450 miliardi entro il 2050 e lancio nei prossimi mesi di un’alleanza con il mondo dell’industria nucleare sui nuovi reattori di piccole dimensioni, che dovrebbero diventare operativi in Europa “entro dieci anni al più tardi”. A dirlo è la commissaria europea per l’Energia, Kadri Simson, che ha aperto così il 16° Forum europeo sull’energia nucleare (ENEF) che si è tenuto in Slovacchia martedì 7 novembre. L’obiettivo prefissato è di fare il punto sul crescente interesse per le tecnologie nucleari in alcuni Paesi dell’UE e sul loro che secondo alcuni potrebbero avere nel raggiungimento della neutralità climatica entro la metà del secolo. L’annuncio ha tuttavia suscitato la reazione di scienziati, ONG ed associazioni ambientaliste, che hanno espresso dubbi e perplessità in un comunicato stampa sul sito dell’European Enviromental Bureau, la più grande rete europea...