crisi idrica
Col ministro Lollobrigida, si sa, l’ultima gaffe è sempre la penultima. Nel senso che il titolare del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, nonché cognato della premier Giorgia Meloni, ne sforna di continuo. Ma quella del 10 maggio, pronunciata alla seduta di question time del Senato, secondo la quale “per fortuna la siccità quest’anno ha colpito alcune zone del Sud e la Sicilia in particolare", merita particolare attenzione. Innanzitutto perché, come ricorda Il Foglio, la mancanza d’acqua si ripercuote sull’agricoltura in generale e specificamente sulla viticoltura, forse il settore che sta più a cuore a Lollobrigida, nonché sul foraggio e quindi sugli allevamenti, come sottolineato da Coldiretti, l’associazione più ascoltata dal ministro. Ma soprattutto perché la siccità segue la “linea della palma”. L’espressione fu inventata da Leonardo Sci...
Sono 52 milioni le persone in Europa che vivono in aree considerate sotto stress idrico per almeno un mese all'anno: di queste il 28%, circa 15 milioni, si trova in Italia. L'andamento è in peggioramento, e questi numeri sono destinati a crescere nei prossimi anni. Secondo il Programma delle Nazioni Unite per il Mediterraneo, entro il 2050 la richiesta di acqua raddoppierà o addirittura triplicherà. Il 22 marzo si celebra la giornata mondiale dell’acqua, istituita già nel 1992: ogni anno si parla dell’importanza di tutelare questa fondamentale risorsa, ma poi i dati che ci troviamo davanti agli occhi sono sempre più preoccupanti. La crisi idrica non sta arrivando. È già qui “Continuiamo ad affrontare la questione dell’acqua con un approccio emergenziale: si parla poco dell’importanza di tutelare questo bene comune, se non quando scarseggia”, afferma Stefania Di Vito dell’ufficio scientifico di Legambi...
Giovedì 1 febbraio, la Catalogna ha lanciato l’emergenza siccità, dopo aver vissuto il secondo mese dell’anno più caldo mai registrato nell’area con soglie al di sopra di 0,8 gradi centigradi rispetto alla media di temperatura rilevata dal 1991 al 2020. La decisione è arrivata dall’amministrazione dopo aver constatato una riduzione delle riserve dei bacini idrici al di sotto della soglia del 16% indicata nel Piano Siccità, e ha portato all’applicazione di numerose misure per far fronte alla crisi idrica che sta investendo la regione, e coinvolgendo circa 6 milioni di persone. Tra le misure prese si annoverano la limitazione del consumo di acqua per l’agricoltura, l’industria e l’uso privato nell’ottica di una “crescente pressione per accelerare gli sforzi di adattamento”. Il centro di studi Copernicus sta monitorando la situazione, e ha presentato uno studio per analizzare come la Catalogna si st...
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Mentre l’Italia continua a essere alle prese con la crisi idrica e la carenza di piogge, il Consiglio dei Ministri del 6 aprile ha approvato il cosiddetto “Decreto Siccità”, un decreto-legge che introduce “disposizioni urgenti per la prevenzione e il contrasto della siccità e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche”. La misura era stata annunciata più di un mese fa, l'1 marzo. Sostanzialmente, il decreto legge accentra la gestione dei processi decisionali – il governo parla di “regime semplificato che rinvia al modello PNRR” – attraverso l’istituzione di una cabina di regia e la nomina di un Commissario Straordinario Nazionale per la scarsità idrica, che potranno sostituirsi agli enti locali nel caso in cui i tempi delle opere da portare avanti dovessero dil...