greenwashing
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Morte e devastazione. Le forti piogge nel sud del Brasile hanno provocato massicce inondazioni e frane nel Rio Grande do Sul, lo Stato più meridionale del Brasile. Più della metà delle 497 città dello Stato sono state colpite dalle tempeste, con strade e ponti distrutti in diverse aree. Le tempeste hanno anche causato frane e il crollo di una diga idroelettrica vicino alla città di Bento Gonçalves, causando la morte di 30 persone. Le autorità hanno dichiarato che anche una seconda diga nella zona rischia di crollare a causa dell'innalzamento del livello dell'acqua. “È il quarto disastro ambientale di questo tipo in un anno, dopo le inondazioni di luglio, settembre e novembre 2023. Le inondazioni in tutto lo Stato hanno superato quelle registrate durante lo storico diluvio del 1941”, ricorda AP. Il fiume Guaib...
Al contrario da quanto previsto dalle proiezioni del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) – le quali prevedono la capacità di sequestro mondiale tra 1 e 30 gigatonnellate di anidride carbonica all’anno – le tecnologie attualmente in uso, la disponibilità di siti per lo stoccaggio e gli impegni presi dai governi per contrastare il fenomeno potrebbero rimuovere al massimo 16 gigatonnellate di CO2 all’anno, anche se «realisticamente» il limite sarà di 5 o 6 gigatonnellate. Lo stabilisce un nuovo studio condotto dall’Imperial College, sottoposto a revisione paritaria e pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Nature, il quale tramite nuove analisi mostra che diverse stime sul tema «sono state altamente speculative». Samuel Krevor, coautore e ricercatore del Department of Earth Science and Engineering dell’Imperial, ha dichiarato: «Il nostro studio è il primo ad applicare modelli di...
Le multinazionali energetiche ENI e SNAM hanno annunciato di aver avviato l’attività di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica emessa dalla centrale di Casalboretti, nel comune di Ravenna. Il progetto prevede di captare almeno il 90% della CO2 prodotta dall’impianto – stimata in circa 25.000 tonnellate l’anno – e trasportarla fino alla piattaforma offshore Porto Corsini Mare Ovest, per poi depositarla in un giacimento di gas esaurito a 3.000 metri di profondità. In un comunicato stampa, ENI ha dichiarato che questo impegno è «coerente» con la sua volontà di porsi come «operatore che facilita una transizione energetica giusta ed equilibrata», aggiungendo che si tratta di «un contributo fondamentale per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050». Tuttavia, non si trova alcuna spiegazione riguardo alle più recenti evidenze scientifiche, che suggeriscono come l’effettivo impa...
La pista Porsche di Nardò torna a far parlare di sé, ma questa volta attira l’attenzione dei territori tedeschi, spostandosi su un palcoscenico sempre più internazionale. Nel pomeriggio di martedì 5 marzo a Stoccarda diverse associazioni ambientaliste hanno organizzato un sit-in di protesta contro la casa di produzione tedesca, evidenziando come l’ampliamento della pista di collaudo attraverso il cosiddetto progetto “Nardò Technical Center” (NTC) potrebbe portare a un vero e proprio disastro ambientale. A dare manforte alle associazioni ambientaliste, che tra le altre cose hanno anche raccolto oltre 80.000 firme contro la realizzazione dell’opera, pare essere arrivata anche la stessa amministrazione comunale della città sede dell’importante marchio automobilistico, che avrebbe richiesto un colloquio con i rappresentanti di Porsche. Nel frattempo in Italia stride il silenzio dei grandi movimenti a tutela dell’ambien...
Secondo il direttore di Domino, la conferenza Onu in corso a Dubai è solo un’occasione in cui «le potenze si raccontano impegnate a salvare l’umanità»