extinction rebellion
Cosa hanno in comune le azioni di Ultima Generazione con il vandalismo sulla statua di Montanelli? Una vulgata giornalistica molto diffusa vede queste azioni come proteste fini a sé stesse, mosse da intenti esibizionistici e su questioni non collegate alle azioni stesse. Anche posizioni pubbliche più vicine alla causa climatica e a quella femminista hanno espresso scetticismo al riguardo perché, pur condividendo il fine, ne deplorano i mezzi la cui modalità eclatante e radicale rischierebbe di alienare le simpatie del pubblico. Eppure dietro al rifiuto di principio o allo scetticismo strategico si nasconde un non detto molto diffuso: se non vanno bene queste cause e queste strategie, per cosa si dovrebbe combattere oggi e come si dovrebbero portare avanti queste istanze? Ragioni anagrafiche (la popolazione di 0-14 anni è il 12,4%, mentre quella over 65 è il 24%, ISTAT 2023) e una buona dose di pigrizia intellettuale fanno sì che buona parte...
L’azione a Kårstø: otto kayak e tre barche a motore impediscono il funzionamento delle petroliere
“COP28: i governi parlano, la terra affonda”. È lo slogan utilizzato da Extinction Rebellion, il 9 dicembre, quando gli attivisti hanno messo in scena un'azione di protesta nonviolenta coordinata in cinque città. Subito sono seguiti gli arresti: 28, nello specifico, con le accuse di interruzione di pubblico servizio, violenza privata, manifestazione non autorizzata e sversamento di sostanze pericolose. A cinque persone è stato notificato un foglio di via di 4 anni - che prevede di non poter tornare nel comune da cui si viene allontanati - e ad altre tre un Daspo urbano di 48 ore - una sanzione amministrativa con ordine di allontanamento. A essere stato fermato e poi accusato è stato anche l’ufficio stampa del gruppo. È solo l’ultimo atto di una progressiva tendenza alla criminalizzazione del dissenso a cui si sta assistendo negli ultimi anni, e che sta colpendo in particolare gli...
L’attivista svedese si era unita ai manifestanti di Extinction Rebellion
La Giornata della Terra è il 22 aprile e lo sono anche gli attivisti climatici di tutto il mondo pianificare manifestazioni e altri eventi per attirare l’attenzione sulle crescenti minacce poste dal cambiamento climatico. Molte di queste manifestazioni si concentreranno su ciò che l’umanità può fare per smettere di alimentare il danno.Ma mentre gli attivisti amplificano le terribili scoperte degli scienziati, probabilmente vedrai i sostenitori dei combustibili fossili attaccarli sui social media e in TV. È facile lasciarsi intrappolare nei miti sull’attivismo climatico, in particolare nell’ambiente politico polarizzato di oggi.Quindi, prendiamoci un momento per esplorare la verità su tre dei grandi miti che vengono raccontati oggi sull’attivismo climatico e sul movimento per il clima. Mito 1:Gli attivisti per il clima sono solo giovani I media tendono a farlo concentrare gran parte della sua attenzione sui giovani del movimento per il clima, compresi quelli ispirati da Sciope...