ValigiaBlu
PNIEC, RePowerEu, piano Mattei: per l’Italia l’estate 2023 potrebbe essere ricordata come la stagione in cui è stata disegnata l’energia del futuro. Prima la pandemia e poi la crisi dei prezzi del gas, la guerra in Ucraina e un forte aumento dell’inflazione hanno reso necessario un aggiornamento sistemico del modello energetico italiano. A tale complesso periodo storico vanno poi affiancati i nuovi obiettivi ambientali sanciti dall’Unione Europea negli ultimi anni, che vuole porsi alla testa della transizione ecologica. Così il governo Meloni si è ritrovato a dover preparare, sin dal suo insediamento a ottobre 2022, una serie di piani e progetti con i quali adeguarsi ai nuovi equilibri da qui al 2030, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. “La transizione ecologica e la sostenibilità ambientale devono camminare di pari passo con la sostenibilità sociale ed economica”...
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. C’è una frase che viene pronunciata in tutte le parti del globo per troncare a prescindere qualsiasi argomentazione relativa al miglioramento della mobilità ciclistica in città: “Eh ma [*inserire città a piacimento*] non è Amsterdam”. C’è infatti questa diffusa credenza che nella capitale olandese le persone siano nate con una maggiore propensione all’uso della bicicletta. La naturale convinzione che la città sia stata fondata in quella maniera: costruita attorno alla mobilità su due ruote, da sempre. Una sorta di DNA urbano: se quel gene non ce l’hai, è inutile perdere tempo. Ebbene, proviamo una volta per tutte a sfatare questo mito. E lo facciamo raccontando la storia di come Amsterdam sia diventata la capitale mondiale della mobilità ciclistica (perché non ci si nasce, ma ci si d...
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. La ripresa dalla pandemia prima, la guerra in Ucraina e un’estate siccitosa poi, hanno scatenato un terremoto nei mercati dell’energia, tanto che l’Europa a maggio 2022 con il piano RePowerEU ha deciso di tagliare progressivamente la sua dipendenza dal gas russo e rivedere al rialzo i propri obiettivi per la transizione energetica. Anche l’Italia si è mossa in fretta per riorganizzare le proprie forniture di gas, in vista di una possibile interruzione di quello proveniente dalla Russia, da cui l’Italia, fino a pochi mesi fa, dipendeva per circa il 40% dei propri consumi. All’indomani dell’invasione russa il governo Draghi non aveva esitato a inviare in Algeria l’allora ministro degli esteri Luigi Di Maio, accompagnato dall’amministratore delegato di ENI, Claudio Descalzi, per stringere intese che garantissero all...
L'invasione russa dell'Ucraina ha suscitato indignazione internazionale e un sentimento di comprensibile e condivisibile compassione verso la popolazione aggredita e minacciata dai bombardamenti. In tutta Europa, e non solo, i paesi hanno aperto le proprie frontiere per accogliere richiedenti asilo e rifugiati ucraini. Leggi anche >> In fuga dall’Ucraina: prima i bambini, poi le donne e gli uomini bianchi e alla fine gli africani La decisione unanime dei 27 Stati membri dell'Unione Europea (UE) di invocare la Direttiva 55 del 2001 sulla protezione temporanea, adottata oltre venti anni fa all'indomani del conflitto nell'ex Jugoslavia, ha dato ai cittadini ucraini (ponendo un limite, però, a quelli di altre nazionalità provenienti dal paese dell'Europa orientale) l'accesso a vari servizi sociali come l'alloggio, l'istruzione e l'assistenza sanitaria sburocratizzando il laborioso processo di asilo di ciascuna nazione. La risposta alla crisi scoppiata il 24 febbraio s...
di Fioralba Duma e Paula Baudet Vivanco La legge sulla cittadinanza italiana ha compiuto trent’anni, ma chi la subisce non ha niente da festeggiare. Sono infatti oltre un milione i bambini, adolescenti e adulti a restare stranieri in questo loro paese, appesi al filo del permesso di soggiorno, proprio a causa di quella legge nata già vecchia. Tutti figli e figlie di immigrati ma anche figli della Storia d’Italia degli ultimi decenni, cresciuti tra le sue trasformazioni e contraddizioni, e che faticano a godere di pieni diritti a causa di normative che si dimostrano inadeguate ai tempi. A essere antiquati sono innanzitutto i principi su cui già era fondata la legge sulla cittadinanza nel 1992 perché i legislatori di allora si erano dedicati più che altro a celebrare i discendenti italiani radicati a migliaia di chilometri, dimostrandosi incapaci di riconoscersi invece pienamente anche in chi già muoveva i primi passi o sarebbe arrivato ancora bambino...