ValigiaBlu
di Francesco Panié* Pesano per un terzo delle emissioni globali, ma restano sistematicamente escluse dalle politiche internazionali sul clima. Da quest’anno, però, i sistemi alimentari e l'agricoltura hanno fatto finalmente breccia nella Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Alla COP 27 di Sharm El-Sheikh si è parlato molto di questi temi, specialmente nel nuovo padiglione dedicato, allestito dalla FAO e gestito insieme alla rete di centri di ricerca CGIAR e alla Fondazione Rockefeller. Proprio la FAO sta spingendo per essere maggiormente coinvolta nelle discussioni su come integrare il settore agricolo e alimentare nei piani nazionali che dovrebbero mettere a terra gli obiettivi inseriti nell’accordo di Parigi del 2015. Per ora ci è riuscita solo in piccola parte: lo dimostra il fatto che non ci sono stati avanzamenti da parte del gruppo di lavoro sull’agricoltura nato nel 2017 al...
Mancanza di interventi per adeguare il territorio a eventi meteorologici estremi, insufficienza di lavori di messa in sicurezza rispetto al dissesto idrogeologico, consumo di suolo addirittura aumentato. In seguito alla grave alluvione in Emilia-Romagna, è nato un acceso dibattito sugli interventi che avrebbero potuto evitare l’allagamento di decine di migliaia di case e la morte di 15 persone. Si è parlato soprattutto di mancata prevenzione, cioè di cosa non è stato fatto negli ultimi anni per mettere in sicurezza la popolazione. E anche di cattivo governo del territorio, ovvero di cosa è stato fatto male. Nel frattempo, martedì 23 maggio il consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che stanzia circa due miliardi di euro per affrontare l’emergenza: il provvedimento contiene una serie di indicazioni per la popolazione delle zone colpite, tra cui la sospensione del pagamento di tasse, contribuiti e utenze energetiche dal 1° magg...
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Quando la scorsa estate i prezzi del gas schizzavano incontrollati ogni giorno sui mercati europei, i prezzi delle bollette salivano alle stelle e le difficoltà di approvvigionamento facevano presagire un inverno al freddo, l’Europa sembrava a un passo dalla catastrofe. Perché i prezzi dell’energia in tutto il mondo stanno salendo alle stelle Erano questi i toni dei principali leader europei. Il ministro dell'economia tedesco, Robert Habeck, metteva in guardia da chiusure industriali “catastrofiche”, catene di approvvigionamento prossime a interrompersi e disoccupazione di massa. Il presidente della Francia, Emmanuel Macron, esortava i cittadini ad abbassare i riscaldamenti. Mentre l'ex presidente russo Dmitry Medvedev, prevedeva un inverno rigido per l’Europa: “Il freddo arriverà presto. Gli europei congeleranno ne...
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. “La grande scommessa dell'idrogeno: fuffa o è il Santo Graal delle emissioni zero nette?”, così titolava un articolo del Guardian dello scorso ottobre che si chiedeva se possiamo fare davvero affidamento sull’idrogeno verde per il raggiungimento degli obiettivi climatici. Un articolo di Adrian Odenweller e Falko Ueckerdt del Potsdam Institute for Climate Impact Research, autori di uno studio pubblicato su Nature Energy a settembre, ha cercato di rispondere a questa domanda analizzando quanto velocemente il mondo dovrebbe produrre idrogeno verde – prodotto dalla scissione dell’acqua con elettricità generata da fonti a basse emissioni di carbonio – per contribuire a limitare il riscaldamento a 1,5°C. Idrogeno: una soluzione contro il cambiamento climatico o un altro regalo per l’industria dei combustibili fos...
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. La COP 27 si è conclusa da poco più di una settimana lasciando sensazioni stridenti: se da un lato si può celebrare, infatti, un successo nella battaglia trentennale per la finanza climatica, dall’altro va segnalato l’ennesimo fallimento che ci allontana dall’obiettivo dell’Accordo di Parigi per contenere il riscaldamento globale entro 1.5°C. Rinunciare definitivamente all'obiettivo climatico di 1,5°C sarebbe un bel regalo ai sostenitori del carbonio, ha detto il direttore esecutivo dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) in un'intervista al Guardian. Staremo a vedere quali saranno gli effetti delle decisioni (non) prese negli anni a venire. I colloqui hanno evidenziato il ruolo centrale delle azioni per la natura nell'affrontare la crisi climatica. In uno speciale il World Economic Forum ha analizzato i passi in avan...