Buone notizie

Nel mese di maggio, in Italia, oltre la metà della domanda di energia è stata prodotta da fonti rinnovabili, facendo segnare il valore mensile più alto di sempre. Lo ha reso noto ieri Terna, la società pubblica che gestisce la rete elettrica, che ha attestato come le fonti rinnovabili, lo scorso mese, abbiano coperto nello specifico il 52,5% della domanda elettrica italiana, oltre il 10% in più rispetto al maggio del 2023, in cui era stato registrato un 42,3%. Il dato è solo l’ultima tappa di una tendenza che sembra delinearsi in maniera molto chiara. Nella fase compresa tra gennaio e maggio 2024, infatti, la capacità rinnovabile in esercizio in Italia ha visto un aumento di 3,015 Gigawatt, ovvero il 42% in più rispetto al medesimo arco temporale del 2023 Nei piani del governo, per il 2024, c’è quello di arrivare a 8 Gigawatt. Nello specifico, nel maggio 2024, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, si è regist...

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Sette cavalli selvatici sono stati reintrodotti nella steppa del Kazakistan, dove mancavano da almeno due secoli. Gli esemplari sono cavalli di Przewalski, anche detti cavalli selvatici mongoli o takhi. Quattro di essi provengono dallo zoo di Berlino, mentre altri tre da quello di Praga. Secondo il direttore dello zoo di quest’ultima città, la reintroduzione in questione rappresenta un «evento di importanza storica». Arrivati a destinazione, gli equini verranno tenuti per un anno in un’area in cui potranno abituarsi alla convivenza reciproca e alle nuove condizioni climatiche e ambientali, il tutto sotto la stretta sorveglianza di un gruppo di esperti. Successivamente, verranno liberati in natura, dove daranno un contributo positivo in termini ecologici, tanto per la fauna quanto per la flora della steppa. I cavalli Przewalski (in kazako conosciuti come Kertagy o Kerkulan) sono l’ultima specie di cavallo geneticamente selvatico rimasta al mondo. La spec...

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In Italia, nello scorso mese di aprile, le energie rinnovabili hanno soddisfatto più della metà della domanda elettrica nazionale. Superando il contributo complessivo delle fonti fossili, le fonti pulite hanno soddisfatto il 51,2% del fabbisogno energetico, contro il 34,2% proveniente da fonti non rinnovabili, mentre a soddisfare il restante fabbisogno è subentrato il saldo con l’estero. A renderlo noto il rapporto mensile di Terna. In particolare, la fonte fotovoltaica ha soddisfatto da sola il 30,8% della generazione elettrica rinnovabile totale, seguita dall’idroelettrico (37,7%) e dall’eolico (17,4%). Stabili, invece, la geotermia e il calore da biomasse. Rispetto allo stesso mese del 2023, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili registra così un +43,8%, mentre la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata del 45%, registrando una crescita di 2.356 MW. In particolare, un notevole incremento lo ha subito la produzion...

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Nel mix energetico globale, le fonti energetiche rinnovabili sono passate dal 19% del 2000 a oltre il 30% del 2023, grazie all’aumento dell’energia solare ed eolica, passate dallo 0,2% del 2000 al 13,4% del 2023. Pertanto, lo scorso anno, l’intensità di anidride carbonica della produzione globale di energia elettrica ha raggiunto un nuovo minimo storico, il 12% in meno rispetto al picco del 2007. A riportare questi dati ci ha pensato la quinta Global Electricity Review del gruppo di esperti sull’energia Ember. Il documento copre i dati sull’elettricità di 215 Paesi, nonché gli ultimi dati del 2023 per 80 Paesi che rappresentano il 92% della domanda globale di elettricità. Per la prima volta – ha certificato il rapporto – il sistema energetico globale ha potuto contare su quasi un terzo di elettricità generata da fonti pulite. All’interno del rapporto si legge che “la rivoluzione delle energie rinnovabil...

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Un nuovo studio pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista Science ha confermato che le strategie di conservazione funzionano nel tutelare la biodiversità. L’analisi ha in particolare considerato 186 casi studio per valutare l’impatto degli interventi di conservazione a livello globale nell’ultimo secolo. Nello specifico, la ricerca ha evidenziato l’efficacia di varie strategie di conservazione, come il controllo delle specie invasive, il ripristino degli habitat e la creazione di aree protette, in diverse località geografiche e in differenti ecosistemi e sistemi politici. Le azioni di conservazione, è emerso, hanno migliorato o rallentato il declino delle specie in oltre due terzi dei casi analizzati. «Il nostro studio dimostra che quando le azioni di conservazione funzionano, funzionano davvero – ha dichiarato Jake Bicknell, coautore del lavoro e scienziato della conservazione presso l’Università del Kent nel Regn...

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