Buone notizie

Dopo la chiusura, dieci anni fa, della discarica di Gramacho, una tra le più grandi dell’America Latina, l’area ha subito una straordinaria metamorfosi, evolvendosi gradualmente in una baia dominata dalla natura: una foresta di mangrovie che ospita granchi, lumache, pesci e uccelli. La discarica di Gramacho, aperta nel 1968 nelle vicinanze della baia di Guanabara (Brasile), con il passare del tempo ha trasformato quel paradiso terrestre, caratterizzato da spiagge immacolate e pesca artigianale, in una palude pesantemente inquinata. In soli vent’anni, circa 80 milioni di tonnellate di rifiuti sono stati smaltiti nell’area, provocando un grave inquinamento della baia e dei fiumi circostanti. Nel 1996, la città ha iniziato a prendere misure per bonificare la palude, avviando il trattamento del percolato, un sottoprodotto tossico derivato dalla decomposizione dei rifiuti. Tuttavia, la spazzatura ha continuato ad accumularsi fino al 2012, quando finalmente...

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