Buone notizie
La scorsa settimana, il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva, insieme al ministro per i Popoli Indigeni Sonia Guajajara e al ministro della Giustizia e della Pubblica Sicurezza Ricardo Lewandowski, ha firmato i decreti di approvazione di due nuove terre indigene nei territori di Bahia e Mato Grosso. I due nuovi territori, nei quali vivranno membri dei gruppi indigeni Pataxó e Karajá, si estenderanno per circa 35 mila ettari. Diventano così in tutto 10 le terre indigene approvate in circa un anno e mezzo, grazie al lavoro dei due ministeri coinvolti e del FUNAI (Fondazione Nazionale per i Popoli Indigeni). «La protezione dei popoli ancestrali è strettamente legata alla sosteibilità non solo del nostro Paese, ma dell’intero pianeta» ha dichiarato il ministro Lewandowski nel corso della riunione con il CNPI (Consiglio Nazionale per le Politiche Indigene), dove sono stati firmati i decreti. «Sostenere i diritti dei popoli indig...
Grazie alle scelte politiche dei governi del Brasile e della Colombia prese lo scorso anno, la deforestazione dell’Amazzionia ha decisamente frenato il proprio passo. Le decisioni del governo del presidente Luiz Inácio Lula da Silva hanno infatti fatto registrare un calo del 36% nella perdita di foreste primarie nel 2023 (il livello più basso dal 2015), mentre in Colombia, sotto la presidenza di Gustavo Petro, la perdita di foreste primarie si è dimezzata (-49%) rispetto all’anno precedente. Dati simili dimostrano come la tutela dell’ambiente costituisca a tutti gli effetti una scelta politica praticabile, e come la decisione nel perseguire tali obiettivi possa portare, in un solo anno, a raggiungere risultati straordinari. Nei primi 9 mesi del 2023, la deforestazione nella regione colombiana è crollata del 70% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando il trend era già in diminuzione rispetto al 2021 (-21%). Il governo di...
Mentre complessivamente nel mondo la superficie delle foreste continua progressivamente a ridursi, in Italia essa cresce senza soluzione di continuità sin dalla fine della Seconda guerra mondiale. Lo ha fatto registrando addirittura un ampliamento del 28% nel trentennio compreso tra il 1985 e il 2015, in cui è passata da 8,7 a 11,1 milioni di ettari. L’Italia risulta così il secondo Paese europeo – preceduto soltanto dalla Spagna – per copertura forestale. Gli ettari di foreste gestite in maniera sostenibile in Italia sono peraltro saliti a quota 980mila nel 2023, con un incremento del +5,9% rispetto all’anno precedente. Come dimostrano le statistiche di Fao-Unep, attualmente la superficie delle foreste nel mondo è pari a un totale di 41 miliardi di ettari, rappresentando il 31% delle terre emerse e contando circa 60mila specie di alberi. Il 54,1% di essa è localizzata tra Stati Uniti, Canada, Brasile, Russia e Cina. Nel globo, negli ult...
Giovedì 4 aprile L’Institut Paris Région (IPR), una delle più grandi agenzie regionali di urbanistica e ambiente nel continente europeo, ha pubblicato una inchiesta regionale sulla mobilità dei francesi, dalla quale è emerso come ormai la maggior parte dei cittadini preferisca spostarsi in bici piuttosto che in automobile. Nonostante infatti l’auto rimanga il primo mezzo a motore utilizzato nella Regione, con una forte preponderanza nella periferia della città, la maggior parte dei residenti a Parigi fa ormai uso delle due ruote o dei mezzi di trasporto pubblici. Lo studio conferma gli sforzi della capitale francese nel suo lavoro per disincentivare l’utilizzo della macchina e di mezzi di trasporto individuali a motore, che la città porta avanti da anni mediante operazioni tanto mirate quanto più strutturali. L’inchiesta è stata condotta su un campione di 3.337 cittadini francesi tra i 16 e gli 80 anni che tra ottobre...
Cento milioni di alberi piantati nel 2015 e l’obiettivo di arrivare a un miliardo nel 2030. 41 mila ettari di terreno arido ripristinati in meno di dieci anni, più del doppio della superficie della città di Milano, che permettono il sostentamento di 50 mila famiglie e che catturano 347 tonnellate metriche di CO2 per ettaro, l’equivalente di 100 mila litri di gasolio consumati. E poi l’aumento della biodiversità, la creazione di posti di lavoro, il riscoprire un rapporto sano tra uomo e ambiente, che permetta l’autosostentamento. A portare a segno questi obiettivi è Trees for the Future (TREES), organizzazione no-profit di agroforestazione rigenerativa che forma gli agricoltori dell’Africa subsahariana a soluzioni sostenibili, basate sulla natura. I suoi risultati sono importanti al punto che il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP, United Nations Environment Programme) l’ha insignita dello status di World Resto...