Buone notizie
Venerdì 1 marzo un gruppo di scienziati facente capo all’Acquario del New England ha avvistato al largo delle coste del Massachusetts un esemplare di balena grigia, specie che si credeva estinta nell’Oceano Atlantico da oltre 200 anni. L’avvistamento è stato accolto con grandissimo stupore dal team di ricercatori, che subito dopo il ritrovamento, scettici di quanto avevano visto, hanno continuato a monitorare l’area per essere sicuri di non avere preso un abbaglio. La balena grigia è infatti una specie tipica dell’Oceano Pacifico, che ha smesso di abitare le acque dell’Atlantico nel XVIII secolo. Il ritrovamento, tuttavia, lungi dall’essere una buona notizia, ha fatto pensare al team di scienziati inizialmente entusiasta della scoperta, che possa starsi registrando un cambio delle rotte migratorie a causa del cambiamento climatico. La balena è stata avvistata a circa 30 miglia (l’equivalente di 48 chilometri) a sud dal...
Otto mila chilometri di lunghezza e quindici chilometri di larghezza. Sono queste le impressionanti misure della Grande Muraglia Verde, una cintura arborea che l’Unione Africana sta realizzando al fine di contrastare l’avanzata del deserto. L’ambizioso progetto punta ad attraversare in orizzontale il continente africano. Dal Senegal al Gibuti, la linea alberata passerà per 11 nazioni col nobile scopo di contrastare la degradazione ambientale e la povertà della regione. I costi sono stati stimati in circa 33 miliardi di dollari di cui 14 già investiti. A oltre dieci anni dal lancio ufficiale del progetto, è stato ultimato circa il 20% del percorso. Secondo diverse fonti, l’iniziativa sta però già cambiando le cose in meglio. Perché, a dirla tutta, la Grande Muraglia Verde non è solo un’opera finalizzata a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Più che una linea, si tratta infatti di un “mosaico di...
Il 19 dicembre è stato presentato a Roma il dossier Stop pesticidi nel piatto, redatto da Legambiente in collaborazione con Alce Nero. Dal nuovo report annuale emergono dati positivi, che confermano la tendenza di riduzione nell’uso di pesticidi già in atto negli ultimi anni e avvicinano l’Italia alle soglie di utilizzo fissate dall’Unione Europea. Gli studi sono stati condotti su un campione di 6085 alimenti provenienti da agricoltura convenzionale e biologica, da cui risulta una percentuale molto bassa di alimenti irregolari. Questi dati confermano la posizione di capofila che l’Italia detiene nel settore agroalimentare, grazie a una superficie di 2,3 milioni di ettari coltivati a biologico e con una SAU (Superficie Agricola Utilizzata) pari al 18,7%. Tra le rassicurazioni, Legambiente avvisa comunque che i passi da fare sono ancora tanti e, a tal proposito, lancia qualche suggerimento per superare le criticità e andare incontro alle esigenze de...
La deforestazione nell’Amazzonia brasiliana sta scendendo per l’ottavo mese consecutivo. I dati, pubblicati dall’Istituto nazionale di ricerca spaziale (INPE) del Brasile, evidenziano come a novembre il disboscamento sia stato pari a 201 chilometri quadrati, con una perdita cumulativa che negli ultimi 12 mesi ammonta a 5.206 chilometri quadrati, il 51% in meno rispetto alla cifra annotata durante lo scorso anno nello stesso periodo. Da gennaio 2023 la deforestazione ha raggiunto i 4.977 chilometri quadrati, segnando una riduzione importante rispetto allo scorso anno. Certo, la superficie di foresta continua quindi a diminuire, ancora preda di aziende del legname e delle materie prime che la abbattono, ma il ritmo è fortemente sceso grazie alle nuove misure di protezione messe in campo dal governo brasiliano, primo passo verso un’inversione di tendenza che ora appare possibile; anche alla luce dell’impegno del presidente Lula di stroncare del tutto le...
La deforestazione nella più grande distesa pluviale della Terra è diminuita del 22% al 31 luglio 2023 rispetto all’anno precedente. Lo rivelano le analisi dei dati raccolti ed elaborati dall’Istituto nazionale di ricerca spaziale brasiliano (INPE), il quale ha riportato che il disboscamento nell’Amazzonia brasiliana ha raggiunto 9.001 chilometri quadrati, ovvero una quota inferiore alle 10.000 unità per la prima volta dal 2018. Da luglio ad ottobre 2023 poi, i dati aggiornati rivelano che l’area deforestata ha subito un calo del 52% rispetto all’anno precedente e, inoltre, secondo le stime, la diminuzione della perdita di alberi ha ridotto le emissioni di gas serra del Paese del 7,5%, dato tutt’altro che indifferente se si pensa che il Brasile è il sesto più grande produttore di emissioni al mondo. Marina Silva, ministro dell’Ambiente brasiliano, ha dichiarato: «Dietro tutto ciò c’era una decisione polit...