Brasile
In Brasile esiste una missione che è frutto della collaborazione tra ricercatori e popolazioni indigene e che mira alla tutela dei primati dell’Amazzonia: si tratta del Progetto Reconecta, il quale è stato ideato dalla biologa e vincitrice del premio Whitley 2024 Fernanda Ambra e prevede la costruzione di “ponti” finalizzati a collegare le chiome degli alberi situati ai due lati della strada che percorre gli Stati di Amazonas e Roraima, permettendo così alla fauna locale di attraversare evitando il pericolo investimento, che è infatti una delle principali cause di morte per i primati nella regione. Lavorare al progetto è «un patrimonio di conoscenze e una meravigliosa esperienza di apprendimento» secondo la biologa, che ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento delle comunità tradizionali in quanto «sanno esattamente cosa è necessario per proteggere le foreste». Il Brasile sta affrontando un dilemma am...
In Brasile, la polizia ha lanciato una vasta operazione (denominata Operazione Greenwashing), la più grande di questo genere mai realizzata nel Paese, per smantellare «un’organizzazione criminale» che per oltre un decennio avrebbe venduto crediti di carbonio provenienti da aree invase illegalmente per un valore complessivo di 34 milioni di dollari (circa 180 milioni di reais). Le operazioni sono l’esito di un’inchiesta durata oltre un anno che mostra i legami tra i progetti REDD+ e una truffa per il riciclaggio di legname ottenuto illegalmente. Al centro delle indagini vi sono il progetto Fortaleza Ituxi, Unitor ed Evergreen, tutti afferenti al Gruppo Ituxi, uno dei più grandi progetti di crediti di carbonio dell’Amazzonia brasiliana. Il gruppo è presieduto da Ricardo Stoppe, le cui attività sospette erano già finite al centro di un’inchiesta giornalistica. I crediti venduti dal gruppo sono stati acquistati, oltre che da...
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Mentre i leader mondiali erano riuniti per l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e il successivo “vertice sull’ambizione climatica”, oltre 70mila attivisti per il clima hanno riempito le strade di New York domenica 17 settembre, per chiedere al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, di stoppare l'approvazione di nuovi progetti di combustibili fossili. La manifestazione era sostenuta da più di 700 organizzazioni mondiali per il clima che hanno partecipato alle proteste in numerosi altri paesi. “In tutto il mondo migliaia di persone stanno tornando nelle strade per chiedere di fermare quello che ci sta uccidendo. Dobbiamo pensare a chi vivrà sul nostro pianeta tra 30, 40, 50 anni. E non sono contemplate risposte negative”, ha detto la deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez durante la manifestazione. Tra i pa...
Negli ultimi sei anni, per soddisfare la fame di carne del mondo, sono stati abbattuti 800 milioni di alberi
La deforestazione nell’Amazzonia brasiliana sta scendendo per l’ottavo mese consecutivo. I dati, pubblicati dall’Istituto nazionale di ricerca spaziale (INPE) del Brasile, evidenziano come a novembre il disboscamento sia stato pari a 201 chilometri quadrati, con una perdita cumulativa che negli ultimi 12 mesi ammonta a 5.206 chilometri quadrati, il 51% in meno rispetto alla cifra annotata durante lo scorso anno nello stesso periodo. Da gennaio 2023 la deforestazione ha raggiunto i 4.977 chilometri quadrati, segnando una riduzione importante rispetto allo scorso anno. Certo, la superficie di foresta continua quindi a diminuire, ancora preda di aziende del legname e delle materie prime che la abbattono, ma il ritmo è fortemente sceso grazie alle nuove misure di protezione messe in campo dal governo brasiliano, primo passo verso un’inversione di tendenza che ora appare possibile; anche alla luce dell’impegno del presidente Lula di stroncare del tutto le...