Governo Meloni

Queste persone non erano nelle condizioni di essere salvate. Ma davvero, in coscienza, c’è qualcuno che ritiene che il governo abbia volutamente fatto morire 60 persone? Cerchiamo di essere seri. La questione è semplice nella sua tragicità. Non è arrivata alcuna comunicazione di emergenza da Frontex. Non siamo stati avvertiti. Nulla di questa vicenda ha a che fare i provvedimenti del governo con le ONG.  Ha impiegato una settimana la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per commentare la strage di Cutro, in Calabria, il naufragio più grave dal 2013 sulle coste italiane che ha provocato finora la morte accertata di 72 persone, tra cui 28 minori, e una quarantina di dispersi. E lo ha fatto facendo muro su chi chiama in causa le responsabilità delle autorità italiane nella opaca dinamica della catena di soccorso e chi chiede le dimissioni del ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, non solo per le sue parole di rara disumanità sub...

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Il decreto Cutro, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 9 marzo, tra le altre cose, ha disposto una stretta sui permessi speciali per gli immigrati. Siccome alcuni commenti, politici e non, paiono un po’ confusi, può essere utile un chiarimento, mostrando la direzione nella quale sta andando la maggioranza di governo. Gli errori, le falle e le falsità della versione del governo sulla strage di Cutro Dal decreto Sicurezza al decreto Cutro Il rilascio del permesso di soggiorno per protezione speciale è previsto nei casi in cui al cittadino straniero richiedente asilo non sia riconosciuto né lo status di rifugiato né la protezione sussidiaria, ma ricorrano le condizioni di cui al TUI: in particolare, qualora lo straniero, se rimpatriato, possa essere oggetto di persecuzione oppure rischi di essere sottoposto a tortura, trattamenti inumani o degradanti, violazioni sistematiche e gravi di diritti umani. Fino al decreto Cutro, era precluso...

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Sono trascorsi quasi dieci anni da quando circa 600 persone persero la vita in due naufragi, il 3 e l’11 Ottobre 2013 al largo di Lampedusa. In quello dell’11 persero la vita almeno 60 minori, tanto che venne definita “la strage dei bambini”. Dal 2016, il 3 ottobre è stata istituita Giornata della memoria e dell’accoglienza, a monito che tali tragedie non si ripetessero. Dal 2014, quasi oltre 26.000 persone sono scomparse nello stesso modo nel Mar Mediterraneo nel tentativo di raggiungere le coste europee, secondo i dati forniti dal progetto Missing Migrants dell’Organizzazione Mondiale per le Migrazioni (OIM). via Missing Migrants Project L’ultima strage è avvenuta all’alba del 26 Febbraio: decine di corpi sono stati trascinati dalle onde del mare in tempesta sulla spiaggia di Steccato di Cutro, in Calabria, dopo il naufragio di un peschereccio partito da Smirne, in Turchia, con oltre 200 persone a bordo. Sono oltre 60 i morti...

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Il Governo ha approvato il decreto che prevede nuove regole per le ONG Aggiornamento del 29 dicembre 2022: Nella giornata di ieri il governo ha approvato “un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori”, su proposta della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Il decreto istituisce un nuovo codice di condotta per le ONG che effettuano salvataggi in mare, con regole più stringenti. Come anticipato, tra le sanzioni il decreto prevede “il fermo amministrativo della nave (contro il quale è ammesso ricorso al prefetto) e, in caso di reiterazione della condotta vietata, la confisca della stessa, preceduta dal sequestro cautelare”. Sono previste sanzioni anche qualora il comandante e l’armatore di una nave “non forniscano le informazioni richieste dall’autorità nazionale per la ricerca e il soccorso in mare o non si uniformino alle indicazio...

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In base ai dati preliminari forniti da ben tre agenzie meteorologiche (Giappone, Stati Uniti, Unione Europea), l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha stabilito che la prima settimana di luglio è stata la più calda mai registrata da quando vengono rilevate le temperature. E il 2023 si candida sempre di più come l’anno con le temperature più alte di sempre.  Gli impatti del caldo record sono stati avvertiti in tutto il mondo. Dopo le ondate di calore in Cina e negli Stati Uniti e la siccità in Spagna, temperature superiori alla media sono state registrate in India, Iran e Canada, mentre il caldo estremo in Messico ha provocato più di 100 morti. La scorsa settimana ad Adrar, in Algeria, c’è stata la notte più calda di sempre in Africa, con le temperature che non sono scese sotto i 39,6°C. Nel frattempo la Nigeria si appresta ad affrontare un’altra serie di pericolose inondazioni. In questi giorni ab...

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