crisi climatica
Se è vero che la Natura non ha bisogno dell’uomo, l’uomo ha certamente bisogno della Natura. Il mantenimento della biodiversità è cruciale per il nostro benessere e la nostra sopravvivenza. I servizi ecosistemici gratuiti che l’ambiente ci garantisce (come l’impollinazione delle piante, la stabilità del suolo, la rifrazione della radiazione solare dei ghiacci solo per citarne alcuni) non sono sostituibili da impianti artificiali. Oggi stiamo andando incontro alla sesta estinzione di massa e l’uomo ne è la causa principale: è il meteorite che sta abbattendo la diversità e l’abbondanza delle specie viventi e gli ecosistemi da esse abitati. Charles Darwin, padre nobile della teoria dell’evoluzione, è stato tra i primi pensatori ad accettare la realtà delle estinzioni come tratto fondamentale della storia della vita sulla Terra, considerazione non banale in un’epoca in cui dominavano conc...
La notizia non è sui social del ministero dell’Ambiente e non è stata trattata neppure nella conferenza stampa di fine/inizio anno della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Eppure il fatto che l’Italia si sia finalmente dotata di un Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC) dovrebbe essere motivo di vanto da parte del governo, soprattutto perché i cinque esecutivi precedenti non erano riusciti a farlo. La sensazione che emerge è quella di un impegno portato a termine in forte ritardo, senza grande fiducia, come un obbligo da dover rispettare e del quale non si condividono granché l’urgenza e l’esigenza. Dopo quasi nove anni di attesa e disinteresse trasversali agli schieramenti politici (Renzi, Gentiloni, Conte, Conte bis, Draghi), il governo ha finalmente pubblicato il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. È un buon inizio e lo celebriamo. Però il piano ha… pic.twitter.c...
Il phase-out, l’abbandono graduale dei combustibili fossili, non è stato inserito nel testo finale del Global Stocktake (GST). Il documento su cui si erano concentrate le maggiori aspettative di questa COP28 è stato approvato la mattina del 13 dicembre, un giorno dopo la fine prevista dei lavori. I combustibili fossili però, innominabili per i paesi produttori di petrolio e innominati nei testi degli ultimi tre decenni di conferenze sul clima delle Nazioni Unite, per la prima volta compaiono, anche se non nella formula che molti avrebbero voluto: erano quasi 130 i paesi schierati per il phase-out, ma le resistenze di quelli produttori di petrolio non hanno concesso di più. Il testo invita (calls on, una terminologia giudicata debole nel gergo della diplomazia climatica, manca l’urgenza) le parti a fare una transizione che li porti lon...
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Più di 70.000 diplomatici, politici, dirigenti d'azienda e sostenitori dell'ambiente provenienti da tutto il mondo sono attesi per partecipare alla annuale Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico che quest’anno si terrà a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, dal 30 novembre al 12 dicembre. Ogni anno, infatti, i delegati di quasi 200 Stati si riuniscono per discutere su come limitare l'aumento delle temperature globali ed evitare le conseguenze più disastrose del cambiamento climatico. La conferenza di quest'anno potrebbe essere particolarmente importante perché le emissioni di carbonio continuano a raggiungere i massimi storici e il pianeta si avvicina a potenziali punti di svolta che potrebbero mandare il riscaldamento globale fuori controllo e innescare cambiamenti irreversibili. La vita sulla Terra è ...
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Gli incendi intorno a Palermo, all’isola di Rodi, in Grecia, in Algeria; le piogge torrenziali che si sono abbattute su Milano di notte; le temperature record che si protraggono di settimana in settimana e dividono l’Europa, e l’Italia in particolare, in due: temporali al nord, polveri sahariane al centro-sud. Immagine perfetta per riassumere ciò che l'Italia sta vivendo.Temporali al Nord e su parte della Toscana, intrusione di polveri sahariane al centro-sud sospese all'interno di masse d'aria desertica. È l'ultimo atto di 17 giorni che difficilmente verranno dimenticati. pic.twitter.com/RJ7OgwRZwu— Giulio Betti (@Giulio_Firenze) July 25, 2023 Se avessimo bisogno di ulteriori manifestazioni degli effetti della crisi climatica li stiamo vivendo sulla nostra pelle. A tutte le latitudini, dall’estremo occidente fino al Giapp...