crisi climatica
“La proposta originaria di dimezzare i pesticidi nell’Unione Europea entro la fine del decennio è diventata un simbolo di polarizzazione”. Le parole della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, sintetizzano il ricatto clima/cibo in cui si trova invischiata l’Unione Europea e manifesta, inconsapevolmente, la resa e tutta l’inettitudine di una classe dirigente incapace di attuare un modello di sviluppo e di sostentamento diverso da quello su cui si è retto finora il pianeta. “No farm, no food”, “La nostra fine, significherà la vostra fame”, si legge sugli striscioni imbracciati dagli allevatori e dagli agricoltori praticamente di tutta Europa. Non solo in Germania, in Francia, nei Paesi Bassi. Le proteste si sono estese in Spagna, in Grecia, in Romania, in Lituania, Polonia e anche in Italia, coi trattori che avrebbero voluto salire fin sul palco di Sanremo per partecipare, anche loro, al...
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Mentre i leader mondiali erano riuniti per l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e il successivo “vertice sull’ambizione climatica”, oltre 70mila attivisti per il clima hanno riempito le strade di New York domenica 17 settembre, per chiedere al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, di stoppare l'approvazione di nuovi progetti di combustibili fossili. La manifestazione era sostenuta da più di 700 organizzazioni mondiali per il clima che hanno partecipato alle proteste in numerosi altri paesi. “In tutto il mondo migliaia di persone stanno tornando nelle strade per chiedere di fermare quello che ci sta uccidendo. Dobbiamo pensare a chi vivrà sul nostro pianeta tra 30, 40, 50 anni. E non sono contemplate risposte negative”, ha detto la deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez durante la manifestazione. Tra i pa...
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. “Oltre ogni immaginazione”, “Farsesco”, “Menzogne”, “Quando si mette il Conte Dracula a capo della Banca del Sangue…”. Hanno suscitato un’ondata di riprovazione globale le affermazioni del presidente della COP28, Sultan Al Jaber, rese pubbliche dal Guardian e dal Centre for Climate Reporting domenica scorsa. Due settimane fa nel corso di un incontro online, moderato da Mary Robinson, l'ex Presidente dell'Irlanda, ora importante sostenitrice della transizione ecologica, Al Jaber – che, oltre della Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima in corso a Dubai, è anche a capo di Adnoc, la compagnia petrolifera nazionale degli Emirati Arabi Uniti, e di Masdar, la società statale di energia rinnovabile – ha affermato [min. 4] che non esiste alcuna prova scientifica che dimostri che l'elim...
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. La crisi climatica è un fatto, così come la sua origine antropica: il rapporto dell’IPCC del 2021 ha mostrato che l’aumento di temperatura rispetto all’età preindustriale, grazie a ricerche empiriche e a simulazioni numeriche, dipende per la maggior parte dall’attività umana. Eppure ancora oggi, in una commistione tra ignoranza e malafede, nell’opinione pubblica e in politica non mancano incursioni per screditare gli sforzi di scienziati, attivisti e di una parte della classe dirigente che spingono per una transizione ecologica, sia dal punto di vista legislativo sia dal punto di vista del consenso elettorale. Uno degli argomenti utilizzati in Italia e all’estero dalla congiunzione di negazionisti climatici e inattivisti è quello secondo cui la transizione climatica sarebbe cavalcata dalla sinistra per imp...
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Nei giorni scorsi il sultano, Al Jaber, chief della prossima Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, la COP28, che si terrà dal 30 novembre al 12 dicembre a Dubai, ha organizzato una due giorni di colloqui pre-COP ad Abu Dhabi. In molti li hanno definiti cruciali. Perché? Perché questi colloqui sono arrivati in un contesto molto particolare: dopo un’estate caratterizzata da ondate di calore prolungate, siccità, tempeste, inondazioni; nel mentre della guerra tra Israele e Hamas; all’indomani della pubblicazione di una serie di studi e analisi sullo stato dello scioglimento dei ghiacciai, sull’andamento delle emissioni di CO2, sulla deforestazione, sul riscaldamento globale per certi versi sconfortanti. Un recente studio su Nature ha rilevato che le ondate di calore estremo nell’Europa occidentale sono aumentate pi...