terre rare
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. Le colonne di trattori che hanno bloccato in queste settimane le strade di Francia e Germania non sono una novità. Sono solo l’ultima ondata di una protesta crescente da parte degli agricoltori europei contro alcune decisioni da parte di governi nazionali ed europei per proteggere la natura dall’inquinamento generato dalla produzione agricola e dall’allevamento. Per alcuni di loro, già in difficoltà per la crisi energetica e le conseguenze della pandemia, pagare tasse più alte per l’inquinamento prodotto, è insostenibile. Altri affermano di sentirsi sovraccaricati dalla burocrazia e di essere inascoltati e incompresi dagli abitanti delle città che mangiano il cibo che coltivano senza sapere da dove provenga. Nei giganti agricoli come i Paesi Bassi e la Francia, gli agricoltori hanno espresso frustrazione per la pres...
La caccia alle cosiddette “materie prime critiche”, cioè gli elementi necessari per assemblare batterie e più in generale quasi ogni tipo di dispositivo tecnologico, sta iniziando anche sul suolo europeo. Ieri il Consiglio dei ministri italiano ha approvato un decreto legge per unirsi alla corsa. Cobalto, rame, litio, magnesio, grafite, nichel, silicio, tungsteno, titanio ed altre ancora: sono 34 le «materie critiche» definite come fondamentali per il futuro europeo ed italiano, di cui 17 sono considerate «strategiche». Materiali che il governo ritiene necessari per «promuovere la transizione digitale e verde» dell’industria nazionale, e che ora vuole ricercare proprio nel sottosuolo italiano. Secondo il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso – propulsore del dl insieme al ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin – in Italia di materie critiche ne abbiam...
Un recente rapporto dell’organizzazione no-profit Global Witness, con sede nel Regno Unito e negli Stati Uniti, illustra i dettagli di come una nuova corsa all’estrazione mineraria guidata dalla domanda di minerali per produrre energia pulita stia rischiando di riprodurre lo stesso modello di estrattivismo che ha impoverito i Paesi africani per secoli. L’indagine dell’organizzazione si fonda su alcuni progetti di estrazione di litio in Zimbabwe, Repubblica Democratica del Congo e Namibia: in tutti e tre i progetti estrattivi si ripetono le dinamiche di sfruttamento che hanno depredato i territori africani fino ad oggi, riproducendo forme di colonialismo estrattivo che di nuovo ha solo i materiali che vengono estratti. Si sente sempre più spesso parlare della necessità della transizione energetica in quanto salvezza dal cambiamento climatico e dalla crisi ambientale; una transizione energetica basata su “nuovi materiali”, le cosiddette ̶...