Africa
Il round-up settimanale sulla crisi climatica e i dati sui livelli di anidride carbonica nell'atmosfera. La scorsa settimana si è tenuto un summit a Parigi su come consentire ai paesi a basso reddito e più esposti agli impatti della crisi climatica di far crescere le loro economie riducendo la loro dipendenza dai combustibili fossili [ne parliamo diffusamente più avanti]. Cosa possono fare i 54 paesi del continente africano per contribuire alla decarbonizzazione del mondo? L’Africa può fare un salto di qualità e coniugare transizione energetica e crescita economica? Sono queste le domande che la giornalista del New York Times, Somini Sengupta, ha rivolto a Wanjira Mathai, direttrice generale per l'Africa e le partnership globali del World Resources Institute (WRI), e Rebekah Shirley, ricercatrice esperta di tematiche ambientali e vice-direttrice per l'Africa del WRI. Queste due semplici domande hanno aperto a questioni più profond...
Un recente rapporto dell’organizzazione no-profit Global Witness, con sede nel Regno Unito e negli Stati Uniti, illustra i dettagli di come una nuova corsa all’estrazione mineraria guidata dalla domanda di minerali per produrre energia pulita stia rischiando di riprodurre lo stesso modello di estrattivismo che ha impoverito i Paesi africani per secoli. L’indagine dell’organizzazione si fonda su alcuni progetti di estrazione di litio in Zimbabwe, Repubblica Democratica del Congo e Namibia: in tutti e tre i progetti estrattivi si ripetono le dinamiche di sfruttamento che hanno depredato i territori africani fino ad oggi, riproducendo forme di colonialismo estrattivo che di nuovo ha solo i materiali che vengono estratti. Si sente sempre più spesso parlare della necessità della transizione energetica in quanto salvezza dal cambiamento climatico e dalla crisi ambientale; una transizione energetica basata su “nuovi materiali”, le cosiddette ̶...
La perdita e lo spreco alimentare sono problemi importanti in tutto il mondo.Quando il cibo viene gettato da parte o lasciato andare a male, rende le economie meno produttive e lascia le persone affamate. Danneggia anche il clima della Terra generando metano, un potente gas serra.Contabilità delle perdite e degli sprechi alimentari 4% delle emissioni globali di gas serra.Se lo spreco alimentare fosse un Paese, sarebbe il il terzo più grande emettitore al mondo, davanti all’India e dietro solo a Cina e Stati Uniti. Nel mondo sono 1,3 miliardi le tonnellate di cibo persi o sprecati ogni anno.Si prevede che la popolazione della Terra aumenterà da 8 miliardi oggi A circa 10 miliardi entro il 2050.Nutrire così tante persone richiederà alle nazioni di aumentare la produzione agricola più del 70% e ridurre le perdite e gli sprechi alimentari. In espansione catene del freddo alimentare ai paesi meno sviluppati del mondo può avere...
Al dramma della guerra in Ucraina e di chi fugge dai bombardamenti dell'esercito russo che stanno devastando il paese e provocando vittime tra i civili se ne è aggiunto uno ulteriore. Quello di chi non riesce a scappare rimanendo bloccato. O di chi ci riesce ma con estrema difficoltà e subendo abusi. Il motivo? Il colore della pelle. Il razzismo non conosce ragioni, neppure durante i conflitti. Prima i bambini, dopo le donne bianche, poi gli uomini bianchi e alla fine gli africani. Sembra una storia di altri tempi. Invece è la gerarchia razziale da rispettare per salire su un treno alla stazione della capitale ucraina, Kyiv, e allontanarsi il più presto possibile per mettersi in salvo. Come se alcune vite valessero meno di altre. Come se a bambini e donne con la carnagione scura non fosse riconosciuto di essere bambini, tanto meno donne. Eppure chi, per motivi diversi, è partito dall'Africa e viveva fino a qualche giorno fa in Ucraina dice di non aver avuto pro...
Più di un terzo di tutta la popolazione mondiale vive in città, paesi e villaggi costieri.Fanno affidamento sulla salute degli oceani per molte cose, tra cui il cibo, il reddito, un clima stabile e un pronto collegamento con la natura. Ma come popolazioni costiere continuare a crescere, i governi sono sottoposti a crescenti pressioni per accelerare lo sviluppo dei trasporti, della produzione di energia e della crescita economica.Progetti come questi possono avere un impatto pesante sul territorio, sulle acque e sulla fauna selvatica. I leader mondiali si riuniranno a Montreal questa settimana per l’evento tanto atteso Conferenza delle parti alla Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica, o COP15.Questo trattato, adottato al Summit della Terra del 1992 a Rio de Janeiro, è progettato per proteggere la biodiversità – la varietà della vita sulla Terra, dai geni agli interi ecosistemi. Alla conferenza di due set...